I numeri sono sempre stati la sua grande passione e anche ieri il presidente del Consiglio Mario Draghi, al question time alla Camera, ha fatto riferimento a loro, quando ha spiegato che il governo, in merito alle riaperture, intende adottare “un approccio graduale e adottare misure a seconda dei dati epidemiologici”. Insomma, nessun passo al buio in avanti, ma diminuire le restrizioni quando sarà possibile farlo.

In merito alle iniziative per il sostegno e il rilancio del turismo (fondamentale per il BelPaese), il primo ministro ha chiarito che “il Pnrr prevede 9 miliardi per le imprese turistiche”, aggiungendo che l’obiettivo è quello di “riaprirlo al più presto” poiché “è un settore di grande importanza per il Paese”.

Il premier si è poi soffermato sulla crisi del settore delle cerimonie, spiegando che l’argomento sarà trattato nella cabina di regia in programma lunedì prossimo: “Sarà quella l'occasione per dare maggiori certezze a un comparto che ha subito danni economici importanti. Dobbiamo però essere attenti a bilanciare le ragioni dell'economia con quelle della salute".

"I matrimoni sono occasioni di socialità che possono favorire la diffusione del contagio - ha aggiunto Draghi -  Come in altri casi il Governo intende usare un approccio graduale e allentare le restrizioni a seconda dell'andamento epidemiologico e della campagna vaccinale. Nell'ultimo decreto sostegni abbiamo stanziato 200 milioni per l'anno in corso anche per imprese operanti nel settore dei matrimoni”. Altro tema toccato, quello del patto di stabilità la quale clausola “non dovrebbe essere riattivata prima del 2023”.