Roma, purtroppo, da anni sembra essere una città in decadenza. A parte gli episodi di routine che possono capitare nelle grandi capitali (dalla delinquenza al traffico per esempio) quello che fa pensare sono episodi alquanto particolari, dalla presenza dei cinghiali per le vie (a causa della sporcizia) a strade assolutamente trascurate con le radici degli alberi che la fanno da padrone causando spesso anche vittime, senza dimenticare voragini che di tanto in tanto si aprono inghiottendo, al momento e per fortuna, solo automobili. Un vero e proprio scandalo riguarda invece la vicenda comune di tantissime persone decedute che non riescono a trovare posto nei cimiteri per mancanza di spazio oppure il ritardo delle cremazioni: entrambi i casi portano all’accatastamento di decine e decine di bare vicine per settimane, se non per mesi, con le dovute conseguenze. Insomma, una mancanza di rispetto verso i morti che non riescono a trovare una degna sepoltura se non dopo tanto tempo. Una cosa che si verifica solo a Roma e quindi non è ascrivibile solo all’emergenza legata al Coronavirus. E intanto ieri il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha aggiunto fuoco sul fuoco, spiegando che tra un mesetto la capitale potrebbe essere invasa dai rifiuti: “'La situazione sta diventando gravissima – le sue parole - perché Regioni e Comuni che accolgono già i rifiuti romani, dopo la scadenza del 30 giugno non intendono ricevere ulteriori conferimenti. Il rischio emergenza per la Capitale dunque si ripropone ancora una volta e diventa sempre più drammatico perché, lo ripeto, in assenza di soluzioni credibili da parte di Roma Capitale e della Città Metropolitana rischiamo che nessuno sia più disponibile a ricevere i rifiuti di Roma. Per salvare la capitale procederemo in via ordinaria con le indicazioni presenti nella sentenza, ma già oggi informerò il governo del pericolo che corre Roma”. Un’altra brutta gatta da pelare per il sindaco pentastellata Virginia Raggi che nel corso del suo mandato non è riuscita di certo a imprimere quell’accelerata promessa in tempo di campagna elettorale. Anzi, a dire il vero, la situazione sembra peggiorare di giorno in giorno.