L'accordo l'ha reso noto Adnkronos: "Helbiz, società americana leader  globale della micro-mobilità, annuncia la nascita di Helbiz Media che ha acquistato - secondo quanto appreso dall'agenzia - i diritti OTT del campionato di Serie B per le prossime 3 stagioni (2021-2024) per la trasmissione in Italia e annuncia di essere stata scelta dalla Lega Serie B come partner esclusivo per la distribuzione e commercializzazione dei diritti del Campionato di Serie B in tutto il mondo".

Ma sì, un altro grande colpo di mamma Rai. Persi, senza fiatare e combattere, i diritti all'estero per la Serie A, per rispondere alle denunce e interrogativi che il nostro giornale aveva esposto, da viale Mazzini era uscita la grande idea di puntare a una 'Giostra del Gol' con le partite dei cadetti al fine di "andare alle origini dei connazionali emigrati all'estero". Ma evidentemente nel giro di pochi giorni si deve essere capito che le radici erano molto più profonde e che la Serie B evidentemente non bastava.

Chissà adesso spunterà la voce del campionato di C, o ancora quello di D. Giusto sussurri, in quanto comunicazioni ufficiali da parte dei dirigenti Rai (a parte le poche e inutili righe scritte dal direttore di Rai Italia Marco Giudici) non ce ne sono state. I connazionali all'estero non contano proprio nulla e non possono nemmeno essere definiti 'italiani di serie B' come in maniera... ottimistica avevamo pensato e scritto nelle settimane scorse. No, con tutto il rispetto per i 20 club cadetti, la B è ancora troppo per noi che ci troviamo fuori dai confini nazionali. Il servizio pubblico, semmai lo è stato, viene enfatizzato quando si tratta di canone da intascare oppure da trasmissioni, per gli italiani in Italia, da propagandare.

Così se con la fanfara e la presenza dell'euforico amministratore delegato Rai Fabrizio Salini sono stati presentati gli Europei di calcio, al contrario con il totale e colpevole silenzio si continuano a trattare gli altri italiani, quelli che vivono fuori dai confini. Cosa sarà allora di Rai Italia nell'immediato futuro? Il calcio sparisce, non c'è la A e nemmeno la B, rimarranno solo le inguardabili trasmissioni riciclate, una offesa per chi ha ancora l'abbonamento a Rai Italia. Ma i vertici dell'azienda (tra il proprio mutismo sull'argomento e anche la mancanza di risposte, almeno finora, del Governo alle interrogazioni parlamentari presentate) potrà però continuare a strapagare le proprie stelle e i propri dirigenti. L'unica speranza è la magistratura in attesa che qualcuno si inventi un'altra trovata per continuare a prendere in giro oltre 6 milioni di italiani.

E se continua l'immobilismo Rai, c'è invece chi si trasforma in società di media, come Helbiz che fino a oggi era solo la regina dei monopattini nel mondo, con un re italiano. Perchè se Helbiz ha la propria sede negli Stati Uniti, a New York, il suo creatore invece è sicliano. Si chiama Salvatore Palella, ribattezzato il 'guru della mobilità' con origine siciliane e anche anche qualche piccola ombra come l'anno scorso aveva raccontato Mario Barresi su 'La Sicilia'. Trentatrè anni, si è fatto tutto da solo Palella, ma tra il 2012 e il 2013 è stato anche presidente dell'Acireale Calcio, avventura finita male con l'aggiunta di particolari non certo entusiasmanti, come stipendi mai pagati, presunte amicizie altolocate proprio in Rai, ma soprattutto incontri ravvicinati con personaggi molto scomodi che poi ha affrontato anche in un processo.

Chiusa quella parentesi, sparisce da Acireale per poi rifarsi vivo nel 2018 con un assegno da 20.000 per permettere l'iscrizione in D della società di calcio. Adesso però Salvatore Palella è un nome famoso in tutto il mondo, sposato con una ex modella di Sports Illustrated, è alla guida di un gruppo che, lo scorso febbraio dopo la fusione con GreenVision Acquisition, è diventato il primo del settore micro-mobility ad essere quotato nel mercato NASDAQ. Ma i monopattini non bastano più, così dopo le due ruote ecco la tivù.

di Roberto Zanni