Il centrodestra piomba nel caos. Dopo il “no grazie” di Oscar di Montigny, dirigente di Banca Mediolanum, indicato a lungo, nei giorni scorsi, come possibile candidato sindaco della coalizione per il Comune di Milano (il manager meneghino ha ammesso di aver “sentito” solo Matteo Salvini ma di non aver mai avuto occasione di confrontarsi né con Silvio Berlusconi, né con Giorgia Meloni), sul cammino delle amministrative, rischia di esplodere, da un momento all'altro, anche la grana Catello Maresca a Napoli. Qui, infatti, i partiti che compongono l'alleanza di centrodestra, non hanno ancora trovato la “quadra” circa il sostegno da dare all’ex pm anti-camorra il quale avrebbe espresso il desiderio di correre come capofila di un vasto progetto civico, senza simboli. Soluzione, quest'ultima, avversata da Fratelli d'Italia, che non vorrebbe rinunciare ai propri colori (il partito della Meloni potrebbe anche scegliere di correre da solo con Sergio Rastrelli). La soluzione cui si sta lavorando in queste ore è quella di un solo cartello che unisca Lega e Forza Italia, senza però i rispettivi simboli. Una soluzione che, al netto di FdI, toglierebbe dall'imbarazzo i due partiti fin qui sostenitori della causa dell’ex togato.