DALLA REDAZIONE

Si sente sovente dire che l’America Latina è la periferia del mondo. Un modo, insomma, per far intendere che si tratta di un posto piuttosto dimenticato, lasciato ai margini del pianeta. Dove il governo non riesce ad arrivare, o magari non ci vuole arrivare. Per chi conosce Palermo, si può pensare al quartiere Zen. Per chi è di Napoli, a Secondigliano. Per chi è di Roma, Tor Bella Monaca. E così via. Luoghi spesso ‘lasciati’ vivere per contro proprio, come se facessero parte di altre amministrazioni comunali. E difatti sono quei posti dove la delinquenza ha sostituito lo Stato. Dove però ci vivono persone perbene che il destino ha voluto crescessero e vivessero lì. Il Sud-America è di certo un posto che può essere paragonato, ovviamente in largo, a questi quartieri. Dove al posto dei residenti autoctoni vivono, per esempio, i cosiddetti italiani all’estero che, in proporzione, si trovano nelle loro stesse condizioni: abbandonati a se stessi. Da chi? Dal governo, nello specifico da chi dovrebbe occuparsi di loro, come il ministero degli Esteri. Non sono poche le volte che siamo stati contattati da tanti connazionali che ci hanno raccontato del proprio malcontento per essere considerati, in pratica, italiani di serie B, se non addirittura di C. C’è una netta spaccatura tra la Farnesina e questi luoghi a noi cari. Un anno fa, di questi tempi, era in atto un lungo tira e molla tra i centinaia di italiani bloccati qui in America Latina che chiedevano soltanto di poter tornare in Patria e il ministero si è mosso invece con notevole ritardo in loro soccorso. Una vera mancanza di rispetto e di amore verso le persone che dovrebbero tutelare e proteggere (e dalle quale poi vengono comunque pagate). Proprio qui a Montevideo da tempo segnaliamo - e lo ha rimarcato nei giorni scorsi la stessa ambasciata - la mancanza di personale all’interno della Cancelleria Consolare che, siamo certi, godrebbe tanto di nuovi innesti inviati dal BelPaese affinché si possano velocizzare le pratiche di cittadinanza e dei passaporti che giacciono nei cassetti. Come si può immaginare, trattasi di diritti che i connazionali dovrebbero essere riconosciuti in pochissimo tempo. Anche nella vicenda legata alla ‘Giostra del gol’ giustamente molti connazionali si sentono traditi da un ministero degli Esteri che non ha mosso un dito evitare quel che è accaduto, ossia la fine della visione del campionato di serie A su Rai Italia. Dalla Farnesina, silenzio. Troppo poco il diritto al voto per i connazionali all’estero, che sembra essere un contentino e basta. E ora noi domandiamo? Ma quali sono le intenzioni del ministero degli Esteri verso i tantissimi connazionali che vivono in queste terre che non sono abbandonate da Dio perché sono posti meravigliosi e affascinanti, ma dove si sente tanto l’abbandono delle istituzioni italiane? Possiamo avere fiducia in questi governanti che però in piena pandemia hanno dato l’ok alla costruzione di una nuova area adibita a Cancelleria consolare, investendo tanto denaro pubblico che magari poteva essere utilizzato per aiutare le famiglie in difficoltà a causa del virus stesso? Una cattedrale nel deserto che viene invece fortemente pubblicizzata sui social - come se ci fosse il suo zampino - dal solito personaggio locale, italo uruguaiano acquisito, che balbetta solo poche parole della lingua di Dante e che si mostra in bella foto sui social con casco protettivo accanto al secondo segretario dell'ambasciata... mentre gli operai stanno lavorando all'interno dell'area destinata all'opera. Costruttore di professione, come il politico che ha fortemente voluto quest'opera... Dimenticando che il Paese sta attraversando una crisi profonda legata proprio alla pandemia e che la gente ha altro per la testa che compiacersi di assistere alla costruzione di un manufatto che servirà soltanto a stare piu comodi... Sarebbe il caso di spazzare via pensieri cattivi... Maledette bustarelle..