Non un video, come in tanti si aspettavano. Ma un lungo messaggio affidato al suo blog personale. A 24 ore dall'aut aut di Conte su tempi e metodi della rifondazione pentastellata, ecco arrivare la replica di Beppe Grillo al "j'accuse" dell'avvocato pugliese ed, indirettamente a chi, come Rocco Casalino, storico portavoce dell'ex premier, ne studia le strategie di comunicazione (e ne detta l'agenda politica). "Non possiamo lasciare che un movimento nato per diffondere la democrazia diretta e partecipata si trasformi in un partito unipersonale governato da uno statuto seicentesco" ha sbottato il garante. "Mi sento così: come se fossi circondato da tossicodipendenti che mi chiedono di poter avere la pasticca che farà credere a tutti che i problemi sono spariti e che dia l'illusione (almeno per qualche mese, forse non di più) che si è più potenti di quello che in realtà si è davvero, pensando che Conte sia la persona giusta per questo", ha proseguito l'ex comico. Tuttavia, ha aggiunto Grillo, con parole destinate a provocare strascichi nel Movimento, “Conte può creare l'illusione collettiva (e momentanea) di aver risolto il problema elettorale, ma non è il consenso elettorale il nostro vero problema". Il consenso, ha ribadito ancora il guru: è "solo l'immagine che si proietta sullo specchio. E invece vanno affrontate le cause, ossia i problemi politici e quelli organizzativi". E Conte, per Grillo, "non potrà risolverli perché non ha né visione politica, né capacità manageriali. Non ha esperienza di organizzazioni, né capacità di innovazione". Poi l'annuncio, che spalanca, di fatto, la strada per la scissione pentastellata, dal momento che contro lo strapotere di Rousseau, i big del Movimento si erano schierati a spada tratta, optando per la separazione da Casaleggio: "Indico la consultazione in rete degli iscritti al M5S per l'elezione del Comitato direttivo, che si terrà sulla Piattaforma Rousseau. Chiederò, poi, al neo eletto Comitato direttivo di elaborare un piano di azione da qui al 2023".