Aumenta il numero degli indagati nell'indagine sull'incidente della funivia del Mottarone del 23 maggio, che causò 14 vittime. Oltre al gestore Luigi Nerini, al direttore d'esercizio Perocchio e al capo servizio Gabriele Tadini si sono aggiunti altri 11 indagati, tra cui due società, "Ferrovie del Mottarone" e "Leitner": quest'ultima responsabile della manutenzione dell'impianto.

GLI INDIZIATI
Tra i nuovi indiziati figurano il rappresentante legale della Rvs Srl, che si occupava della "manutenzione delle centraline idrauliche" e il "responsabile tecnico degli impianti a fune". Ancora sono stati coinvolti il legale rappresentante della Scf Monterosa srl, "che ha fatto interventi di manutenzione e controllo visivo delle teste fuse". Sotto accusa anche Seeber Anton, attualmente presidente del Cda Leitner, e Martin Leitner, consigliere delegato, insieme a Peter Rabansen, "dirigente/responsabile dell'assistenza clienti Leitner e delegato per l'ambiente e la sicurezza relativa agli impianti a fune".

I REATI CONTESTATI
Tra i reati contestati quello di attentato alla sicurezza dei trasporti nella richiesta di incidente probatorio notificata agli indagati, firmata dal procuratore di Verbania Olimpia Bossi e dal pm Carrera. Gli altri reati, già noti nelle indagini, sono rimozione o omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro, aggravata dal disastro, e un reato di falso, quest'ultimo contestato al solo Tadini, unico rimasto ai domiciliari.