Lieve ripresa a maggio per le vendite al dettaglio che dopo il leggero calo di aprile ritrovano il segno più, anche se “il livello, sia in valore sia in volume, risulta ancora inferiore ai livelli antecedenti la crisi (febbraio 2020)”. Le stime Istat indicano infatti una crescita congiunturale dello 0,2% in valore e dello 0,4% in volume, mentre rispetto allo stesso mese del 2020 c’è un aumento del 13,3% in valore e del 14,1% in volume. Dal confronto con il mese precedente emerge un calo per i beni alimentari (-2% in valore e -1,9% in volume) e un progresso per i non alimentari (+2% in valore e +2,2% in volume). Tra questi ultimi, variazioni positive per tutti i gruppi di prodotti ad eccezione di dotazioni per l'informatica, telecomunicazioni, telefonia (-4%).

Gli aumenti maggiori riguardano abbigliamento e pellicceria (+82,3%) e calzature, articoli in cuoio e da viaggio (+59,7%). Analogo l’andamento se si fa il paragone con maggio 2020, con il comparto non alimentare in crescita (+28,1% in valore e +28% in volume) e i beni alimentari in flessione (-1,5% in valore e -0,6% in volume). Il valore delle vendite cresce in tutti i canali distributivi: grande distribuzione (+8,3%), imprese operanti su piccole superfici (+19,5%), vendite al di fuori dei negozi (+19,4%) e commercio elettronico (+7,2%).