Le Olimpiadi di Tokyo (che ancora devono cominciare) sono diventate un focolaio Covid con 79 positivi, tra atleti, organizzatori e giornalisti. I primi atleti positivi a dover rinunciare alle gare ritirandosi dalla competizione sono una lottatrice di Taekwondo cilena, Fernanda Aguirre, e una atleta di skateboard olandese, Candy Jacobs. Il Giappone inoltre ha registrato il maggior numero di contagi da gennaio, con 1832 persone positive al coronavirus. Per questo si sta seriamente pensando di annullare tutto e far tornare tutti a casa.

Ci sono infatti altri otto casi positivi nella bolla delle Olimpiadi di Tokyo 2020. Lo riferiscono gli organizzatori nel rapporto quotidiano: tra i nuovi casi c'è anche un atleta che però non soggiorna al Villaggio Olimpico. I casi totali dal primo luglio diventano così 79.

Secondo gli organizzatori un funzionario del villaggio degli atleti è risultato positivo ed ha avuto 12 contatti stretti. Martedì, la squadra ceca ha annunciato che dopo la conferma dell'infezione da coronavirus nel giocatore di beach volley Ondrej Perusic, anche l'allenatore di beach volley Simon Nausch è risultato positivo. Oltre ai 79 casi registrati dagli organizzatori delle Olimpiadi, altri quattro test positivi sono stati registrati dalle prefetture giapponesi. Le autorità regionali in Giappone non sono obbligate a segnalare i casi quando sono specificamente collegati ai Giochi. 

Ufficialmente i Giochi Olimpici dovrebbero cominciare venerdì 23 luglio e terminare l'8 agosto. Al momento non si parla di una eventuale cancellazione a causa del Covid, però la sensazione è che in Giappone se ne stia parlando. E infatti in conferenza stampa i capo del Comitato organizzatore Toshiro Muto dice e non dice. Muto si è rifiutato di escludere, infatti, una cancellazione last minute a causa del Covid. "Non possiamo prevedere cosa succederà. Abbiamo concordato che, in base alla situazione, convocheremo nuovamente degli incontri per valutare il tutto".

 La commissione di esperti medici che assiste il governo ha avvertito sulle possibili situazioni di criticità, circa una possibile spirale dei contagi da coronavirus che potrebbe raggiungere le 2.600 positività giornaliere già nelle prima settimana di agosto, e dunque in pieno svolgimento delle Olimpiadi. "In meno di due settimane la situazione sarà ben più acuta della terza ondata", hanno riferito gli esperti in un rapporto pubblicato la scorsa settimana. Il record di infezioni a Tokyo è stato stabilito l'8 gennaio con 2.520 casi.

L'Associazione dei medici di Tokyo ha indicato che il numero di pazienti affetti da Covid ricoverati negli ospedali ammonta a 2.400, quasi il doppio di quelli presenti a fine giugno. Allarmista anche il presidente dell'Associazione nazionale di categoria, Toshio Nakagawa, che nel corso di una conferenza ha dichiarato che "la quinta ondata del virus è già in corso"