Diciamolo chiaramente. Spesso e volentieri le parole dell’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte fanno discutere e si avvicinano a vere e proprie gaffe. L’ultima uscita del nuovo leader del MoVimento 5 Stelle (“bisogna dialogare con i talebani”) hanno creato polemiche a non finire. A partire dal Partito democratico che tramite l’eurodeputata Pina Picierno si è scagliato contro il premier che fu: “"Cosa pensa Di Maio riguardo all’apertura vergognosa di Conte ai talebani?

Nessun dialogo con chi calpesta diritti fondamentali, perseguita donne, tortura e uccide oppositori, spara a raffica su folle inermi. Non tutti i valori sono negoziabili”. Anche Maria Elena Boschi, di Italia viva, ha fatto capire che il suo partito è rimasto basito dalle dichiarazioni dell’avvocato pugliese: “Dire che bisogna dialogare coi talebani per le loro "dichiarazioni distensive" significa capire poco di politica estera. E non capire nulla dei Talebani. Meno male che a Chigi c'è Draghi e non Conte”.

Anche il vice presidente del Senato ed esponente della Lega Roberto Calderoli ha attaccato pesantemente il nuovo guru pentastellato: “Il fatto che l'avvocato Giuseppe Conte propugni il dialogo con i talebani e li riconosca come interlocutori, riconoscendo anche 'l'emirato islamico', la dice lunga su quanto erano basse l'autorevolezza e la credibilità in politica estera dell'Italia fino a sei mesi fa... Per dialogare bisogna essere in due, ma Conte ha capito che per questi qui l'unica legge è la shaaria islamica? Ma ha visto cosa stanno facendo in questi primi giorni? Dobbiamo dialogare con questi taglia gole? Non ho davvero parole”.