Con Roma (Dan Friedkin), Fiorentina (Rocco Commisso), Bologna (Joe Saputo), Milan (Paul Elliott Singer), Spezia (Robert Platek) e Venezia (Duncan Niederauer) si aggiungono tra i cadetti Parma (Kyle Krauser), Pisa (Alexander Knaster), Spal (Joe Tacopina) e Ascoli, l'ultimo acquisto, firmato da Matt Rizzetta che in precedenza era entrato nel Campobasso. E intanto il Genoa aspetta notizie da Miami
di ROBERTO ZANNI
La Roma è stata la prima. Era il 2011 quando Thomas DiBenedetto venne allo scoperto con il suo gruppo e si prese i giallorossi. Era solo un prestanome, ma dietro c'era l'America. Così la Magica ha aperto la strada. Jim Pallotta e poi Dan Friedkin, ma soprattutto una nuova era per il calcio italiano. A distanza di dieci anni da quella prima volta oggi in Serie A sono sei le società a proprietà nord americana: oltre alla Roma, ci sono Bologna, Fiorentina, Milan, Spezia, Venezia, cinque statunitensi e un canadese. Sono diventati famosi i nuovi padroni. Rocco Commisso, il paisà partito dalla Calabria arrivato a New York per diventare miliardario e ritornato in Italia per comprare la Viola. Joe Saputo, famiglia siciliana, un impero nel settore latte e formaggio in Canada e nel mondo che si è innamorato del Bologna. Poi i fondi di Paul Elliott Singer al Milan, i blitz di Robert Platek a La Spezia e Duncan Niederauer a Venezia. Ma c'è in lista di attesa anche il Genoa che da Miami potrebbe ricevere l'offerta definitiva dalla 777 Partners. Imprenditori, fondi, miliardari o quasi, l'America guarda all'Italia come nuova mecca del calcio. Si investe sempre di più mentre, un paradosso, la Rai lo ha abbandonato. Rai Italia, in tutto il mondo, non trasmette più le partite della massima serie, mentre contemporaneamente l'interesse cresce anche grazie a queste acquisizioni che stanno ampliando la popolarità del pallone tricolore. Sì perchè non c'è soltanto la A, anche la serie B sta ottenendo un successo internazionale mai avuto in precedenza.
Infatti, sempre e solo guardando all'America, dopo Parma (Kyle Krauser l'aveva acquistata in A), Pisa (Alexander Knaster, russo-americano che vive a New York) e Joe Tacopina, l'avvocato arrivato alla Spal dopo essere passato da Roma, Bologna e Venezia (e aver tentato anche di acquistare il Catania) ecco che sulla grande ribalta americana ci sale anche l'Ascoli. Infatti la North Sixth Group, società della Big Apple che fa capo a Matt Rizzetta, ha annunciato l'acquisizione di una quota del club marchigiano. Accanto a lui Vince Sandusky, ex Ceo di Univision, Ndamukong Suh, imprenditore ed ex campione della NFL, football americano, ma anche gruppi di peso come KM Sports Ventures, investimenti nel settore sportivo sede a Los Angeles guidato da Mike Pollack e Wavemakers Partners società di ventures capital. La curiosità di questa ultima acquisizione da parte dell'America la porta Matt Rizzetta. Figlio di molisani, era diventato celebre per un altro acquisto, sempre nel calcio, il Campobasso. Grandi promesse, una promozione immediata dalla D alla C e poi, ma questo ultimamente, problemi legati alla supremazia in casa. La North Sixth Group voleva diventare azionista di maggioranza, ma all'offerta non c'è stata risposta, e forse anche per questo Rizzetta ha spostato il timone con direzione Ascoli anche se dal Molise affermano che l'impegno nei confronti dei Lupi da parte del gruppo di New York rimane immutato. Nel frattempo anche l'Ascoli vuole trovare l'America, come? Scuole calcio, accademie, partite in tv, già perchè dopo la A, anche la B si può vedere lontano dall'Italia. No, ovviamente non è Rai Italia, che il calcio l'ha cancellato dal proprio palinsesto, ma sono i monopattini Helbiz ad avere i diritti all'estero dei cadetti (La A invece negli Stati Uniti appartiene a CBS Sports, ma tutta in inglese) senza dimenticare che quelli per la serie C sono stati acquistati dalla piattaforma Mister C e si tratta di un campionato con un potenziale senza eguali in particolare per i figli e nipoti degli emigranti italiani di decenni fa . Quanti connazionali, discendenti, nel mondo sono legati a Palermo, Messina, Bari, Catania, Avellino, Catanzaro, Potenza, Campobasso e non le menzioniamo tutte. Una lunghissima serie di grandi città e gloriosi club di calcio come ad esempio Cesena, Mantova, Juve Stabia, Reggiana, Taranto per un campionato davvero speciale. Anche per questo il calcio italiano, non importa la serie piace, con la sola eccezione della Rai, ma questa, purtroppo non è una novità.