Bardate di sana pianta, coperte, ingrovigliate dentro qualche materiale che non lasci trasparire alcun lembo di pelle, di quel corpo che i Talebani vogliono sia sottratto a tutti i costi alla vista maschile: eppure, in campo.

Forse c'è una speranza per le donne afghane, nonostante il cambio di regime e l'avvento degli oltranzisti della Sharia. Azizullah Fazli, presidente dell'Afghan Cricket Council, la federazione locale, ha annunciato infatti in tv che le atlete potranno continuare a praticare quello che a Kabul e dintorni è sport nazionale.

Fazli ha spiegato con fermezza: "Daremo la nostra chiara posizione su come consentiremo alle nostre giocatrici di continuare a scendere il campo. Presto arriveranno buone notizie, ne sono sicuro".