Di MATTEO FORCINITI

Due anni e mezzo dopo la sua presentazione in Parlamento il progetto di legge sul “Día del Inmigrante Italiano” in Uruguay continua a restare un miraggio. La proposta, partita dalla Società Italiana di Colonia e raccolta dal deputato Enzo Malán, stabilisce il 23 novembre (data della fondazione di questa associazione) come la giornata del riconoscimento al contributo dato dalla numerosa emigrazione italiana allo sviluppo del paese: un’iniziativa simbolica ma estremamente significativa sul modello dei vicini Argentina e Brasile dove da anni esiste una data simile.

In Uruguay le cose sono andate invece un po’ diversamente e tra cambio di legislatura, pandemia, e tematiche più urgenti, oggi il progetto di legge sul “Día del Inmigrante Italiano” corre il serio rischio di perdersi all’interno della tortuosa macchina burocratica del Palacio Legislativo giacendo nella commissione “Constitución, códigos, legislación general y administración” e nessuno sa con esattezza fin quando ci resterà.

Cosciente del pericolo di perdere definitivamente un’opportunità storica, adesso anche il Comites si è deciso ad intervenire con una lettera che verrà indirizzata sia alla commissione che all’Ambasciata, il principale interlocutore dei parlamentari. “Da più di due anni questa proposta si trova bloccata nella commissione” ha spiegato il presidente del Comites Alessandro Maggi durante l’ultima seduta dell’organismo. “Da parte nostra dobbiamo cercare di muoverci prima che il progetto finisca nel dimenticatoio. Sappiamo che il periodo è stato delicato, con il Covid e altre tematiche che hanno avuto priorità ma adesso i tempi possono essere maturi per promuovere un’iniziativa trasversale che ha raccolto l’adesione di tutti i partiti. Non si capisce altrimenti quale possa essere il motivo di frenare una cosa come questa che unisce davvero tutti. Manderemo quindi una lettera per chiedere che si possa approvare al più presto la legge”. Sulla stessa linea si è schierata anche la rappresentanza diplomatica come ha affermato durante la seduta del Comites il capo della cancelleria consolare Alberto Amadei: “L’ambasciatore Iannuzzi sta seguendo la tematica e ha assicurato il massimo impegno al riguardo”.

A presentare nell’aprile del 2019 il progetto di legge sul “Día del Inmigrante Italiano” fu il deputato di origini piemontesi Enzo Malán eletto per il Frente Amplio nel dipartimento di Soriano che raccolse l’invito della Società Italiana di Colonia. Insieme a lui, altri parlamentari del suo stesso partito avevano firmato la richiesta: Gonzalo Civila, Nicolás Lasa, Roberto Chiazzaro, Hermes Toledo Antúnez e Darcy De Los Santos.

Alla fine della scorsa legislatura la commissione incaricata di seguire il progetto non era riuscita a trovare il consenso necessario al momento del voto per via dell’opposizione del senatore Carlos Camy (Partido Nacional) che contestava la data scelta contrapponendola a quella della Società Italiana della sua città (San José) che però era all’oscuro di tutto e non aveva mai presentato alcuna richiesta.

“Sono stati diversi i motivi che non hanno consentito ancora la discussione della legge all’interno della commissione. Si trova comunque tra i vari punti all’ordine del giorno che dovranno essere affrontati”. Così ha risposto a Gente d’Italia il deputato Enzo Malán che ha citato tra i motivi “la pandemia, la legge finanziaria e altre tematiche urgenti” come le ultime relative al potere giudiziario. Il parlamentare del Frente Amplio è apparso però fiducioso promettendo di mantenere l’impegno preso: “Nel mese di ottobre cercheremo di far approvare il progetto di legge”.