Il primo a commentare il risultato del voto è stato Matteo Salvini il quale non si è nascosto e ha, anzi, accettato il verdetto dell'urna, facendo autocritica. “Non possiamo perdere tempo su vicende private. Abbiamo perso per demeriti nostri” ha ammesso il segretario della Lega invitando a scegliere, la prossima volta, i candidati “il prima possibile”.

“Questa grande vittoria del Pd e del centrosinistra rafforza l'Italia e il governo: siamo tornati in sintonia con il Paese" ha invece cantato vittoria il leader dem Enrico Letta strizzando l'occhio ai 5S ai quali ha ricordato che “si vince se si allarga la coalizione e se si allarga oltre il Pd”.

Antonio Tajani, coordinatore nazionale azzurro, si è detto “orgoglioso” del risultato di FI diventato “il primo partito della Calabria dove Berlusconi ha indovinato il candidato". "I dati delle amministrative confermano le enormi potenzialità del nuovo corso M5S", ha rivendicato Giuseppe Conte, provando a indicare la strada per il rilancio: "Lavorare con le forze progressiste, Pd ma anche altre forze". Per l'ex premier "anche i passaggi non in linea con le nostre ambizioni non possono compromettere il nuovo corso".

"Il primo dato delle amministrative? È la scomparsa del M5S e il ritorno a un sistema bipolare" ha argomentato Giorgia Meloni invitando "la sinistra a non festeggiare" dal momento che la partita è ancora aperta, in particolare a Roma, dove Fratelli d'Italia è primo partito". Per la leader di FdI "serve una forte riflessione sull'astensionismo".