L'Agenzia europea dei medicinali ha dato l’ok alla terza dose di vaccino anti-Covid di Moderna (chiamato Spikevax) per individui immunocompromessi di età pari o superiore a 12 anni, somministrato almeno quattro settimane dopo la seconda dose. Per l’amministratore delegato di Moderna Stephane Bancel c’è la necessità di proteggere gli individui che hanno particolari problematiche: “È promettente – le sue parole – ravvisare che alcuni studi hanno dimostrano che una terza dose di questo vaccino può migliorare la risposta immunitaria in questa popolazione”.

Nello specifico, uno studio effettuato su 120 pazienti (che sono stati sottoposti a interventi di trapianto di organo solido) ha dimostrato che la terza dose di Moderna ha migliorato la loro risposta rispetto a chi ha preso il placebo.