L'Italia protagonista della scena internazionale. Con un nuovo ruolo chiave nei rapporti tra Europa e America Latina. Il Belpaese come ponte tra i due continenti nel tempo della globalizzazione e dell’integrazione regionale. Di questo si è discusso, ieri, nel III Forum di dialogo interparlamentare Italia-America Latina e Caraibi che si è svolto alla Camera dei deputati, con la partecipazione – da remoto - dei presidenti delle Commissioni esteri delle Camere e dei rappresentanti diplomatici dei 31 Paesi latinoamericani e caraibici. Un appuntamento importante. Perché vede l'Italia in prima linea.

“Nella lotta alla pandemia che non è ancora sconfitta. Nel rilancio dell'economia, nella lotta ai cambiamenti climatici” ha spiegato il presidente della commissione Affari esteri e comunitari, Piero Fassino. Stupisce, pertanto, che un evento di tale calibro non abbia ricevuto un supporto mediatico di rilievo. Pensate: abbiamo saputo del Forum, che immaginiamo fosse in agenda da chissà quanto, soltanto poche ore prima dell'inizio dei lavori. E grazie a una mail dell'ambasciatore italiano in Uruguay, Giovanni Battista Iannuzzi. Una precisazione doverosa, da parte nostra. Perché il Forum, che si pone obiettivi ambiziosi e che di fatto spiana la strada alla Conferenza Italia-America Latina e Caraibi in programma il 25 e 26 ottobre, rischia di passare sottotraccia.

Fassino ha ricordato quanto profonde siano le relazioni tra l'Italia e l'America Latina. E il ruolo di “ponte” dello Stivale tra l'Europa, che “può dare una mano decisiva sul fronte Covid” e l'America Latina. “Lo ha già dimostrato stanziando circa un miliardo per sostenere la lotta alla pandemia. Le sfide sono ardue e complesse: occorre una cooperazione strategica. E il dialogo interparlamentare può rivelarsi prezioso”.

“L'Italia vanta un rapporto storico con l'America Latina, come testimoniano i tanti connazionali che vivono lì. Oggi gli italiani in America Latina sono protagonisti a pieno titolo nel mondo dell'industria, della cultura, della società civile” ha detto Pier Ferdinando Casini, presidente onorario e presidente del Gruppo italiano dell'Unione Interparlamentare. “Forse, però, dobbiamo fare un po' di autocritica perché l'Italia negli ultimi anni ha messo un pochino in secondo piano le relazioni con il mondo latinoamericano. Oggi si deve ripartire. Il Covid ha lasciato un mondo diverso: ha dimostrato che non possiamo più accettare diseguaglianze così forti. Questa è una stagione di grandi questioni, come quella del tema ambientale: dobbiamo lavorare insieme”.

Sono intervenuti al Meeting anche Maurizio Lupi, presidente del Comitato permanente per l’America Latina, il presidente dell’Organizzazione Internazionale Italo-Latino Americana (IILA) e Ambasciatore del Paraguay in Italia, Roberto Carlos Melgarejo Palacios e la viceministra degli Affari esteri e della cooperazione internazionale Marina Sereni.