È un farmaco spesso usato per trattare il disturbo ossessivo-compulsivo e la depressione, ma potrebbe ridurre il rischio di ricovero per Covid-19 dei pazienti positivi. Questi i risultati emersi da uno studio brasiliano sul Fluvoxamine - acquistabile al costo di appena 4 dollari - pubblicati sulla rivista medica The Lancet. Rispetto ai più costosi anticorpi monoclonali, il farmaco fornirebbe un'alternativa economica per tenere a bada i sintomi del coronavirus.

Lo studio ha esaminato oltre mille pazienti brasiliani affetti da coronavirus, gran parte dei quali non erano vaccinati. I pazienti in questione andavano incontro a un rischio maggiore, a causa dell'età o di altri problemi di salute preesistenti. L'11% di chi aveva assunto il farmaco antidepressivo ha visitato l'ospedale o è stato tenuto sotto osservazione in un centro di trattamento del covid, la percentuale è salita al 16% tra chi non aveva assunto il farmaco: il che significa che la fluvoxamina ha ridotto il rischio del 32%.Il rischio di ospedalizzazione è risultato ancora più basso per i pazienti che assumevano almeno l′80% delle dosi di fluvoxamina loro prescritte. Solo un paziente che ha seguito gran parte del ciclo di trattamento è morto. Tra chi non aveva assunto il farmaco, i decessi sono stati 12. Già studi minori avevano individuato nel farmaco una possibile cura contro il covid, la ricerca brasiliana confermerebbe il dato.

Il ricercatore brasiliano Otavio Berwanger ha affermato che lo studio "suggerisce fortemente che la fluvoxamina costituisce un'opzione efficace, sicura, poco costosa e relativamente ben tollerata" per il trattamento dei pazienti Covid-19. Tuttavia ha sottolineato che ci sono alcune domande senza risposta: sono necessarie ulteriori ricerche sul corretto corso del trattamento e su come i pazienti a basso rischio e le persone vaccinate rispondono al farmaco. Non è chiaro inoltre il motivo per cui la fluvoxamina sembra essere efficace contro il covid: i ricercatori hanno scelto di studiarlo per le sue proprietà antinfiammatorie.