Gentile Direttore di "La gente d´Italia" Dott. Domenico Porpiglia,

Nell'edizione del Vs quotidiano corrispondente al giorno 26 Settembre C.A, si pubblica una lettera inviata dalla signora Filomena Narducci, nella quale si fa riferimento ad un presunto errore, da me non ammesso in un bilancio di AIUDA, facendo inoltre enfasi nella non coincidenza tra l'affitto pagato dal COMITES e gli ingressi dichiarati da AIUDA, oltre ad effettuare una serie di apprezzamenti che non corrispondono alla realtá e creando, altresí, una confusione per niente costruttiva dentro la collettivitá italiana.

Ogni anno AIUDA deve compilare due bilanci: un bilancio generale, dove si registrano tutti i movimenti contabili, bilancio tra l´altro che ogni associazione con persona giuridica é obbligata a realizzare anualmente, a norma di legge; il presente bilancio, oltre ad essere auditato dalla corrispondente Commissione Fiscale, deve essere confezionato, preparato, da un Pubblico Commercialista e, nel quale (bilancio) sono stati registrati, come corrisponde, i 225.000 pesos uruguaiani versati dal COMITES nell´esercizio finanziario 2020.

Un secondo bilancio, al quale fa menzione la signora Narducci, chiamato consuntivo e che corrisponde alla rendicontazione del contributo ricevuto dal MAE tramite l´Ambasciata d´Italia, che si effettua d´accordo alle disposizioni contenute nella circolare 1/2003 del MAE, circolare che, da quanto si puó apprezzare, non é sconosciuta od ignorata e dove, a sua volta, non si fa nessuna menzione agli affitti percepiti da AIUDA o che il COMITES paga. Questo fatto in sé dimostra giá che quanto manifestato dalla Consigliere nella seduta plenaria del COMITES riguardo una possibile osservazione del MAE non é reale.

Il contributo ricevuto si destina integralmente agli assistiti; ovviamente, in questo lavoro di assistenza si generano spese di carattere amministrativo, le quali devono essere finanziate da AIUDA, non includendosi spese estranee all´assistenza e non oltrepasando i limiti stabiliti dalla circolare.

La cifra di pesos 222.817 alla quale si fa riferimento corrisponde alle spese di gestione originate esclusivamente dall´assistenza e che l´AIUDA paga con risorse ottenute da altri ingressi, come si puó constatare nel bilancio generale. Dette spese corrispondono, come si segnala nella circolare, a: assistente sociale, telefono, cancelleria, panteones gestiti da AIUDA, ecc. Per norma, sia la Commissione Direttiva da me presieduta, come le precedenti, e rifacendosi a quanto dettato dalla circolare, le spese che non riguardano l´assistenza, non si integrano nel bilancio consuntivo. Di conseguenza, gli affitti che il COMITES paga ad AIUDA non hanno assolutamente niente a che vedere con il consuntivo, come si rileva in detta missiva. Si tratta di due bilanci con finalitá ed obiettivi ben diversi. Pertanto, al non esistere detto errore, non c´é niente da dichiarare a riguardo. La Commissione Direttiva di AIUDA amministra, in tutti i casi e fronti, con totale trasparenza, mettendo a totale disposizione dei suoi associati tutta la documentazione pertinente. Da quanto si puó rilevare, con la finalitá di danneggiare la reputazione della Commissione Direttiva, si é cercato di confondere gli associati, mescolando capre e cavoli.

Capitolo  a parte é ció che riguarda Casa degli Italiani, tema trattato in maniera molto lirica in detta missiva.  Nel 2016, dopo vent´anni di amministrazione COMITES, l´AIUDA, proprietaria dell´immobile, riprende per sé l´amministrazione. Lo stato in cui versava l´immobile era di semi abbandono, con una facciata lurida e sverniciata, un salone che si innondava oqni qualvolta pioveva, dove mancavano interi pannelli del soffitto, le luci del baretto, coprendosi le chiazze di umiditá e le crepe di intonaco con finte decorazioni di tela, depositi stracolmi di materiali inutili, mancanza di acqua nei bagni (si é dovuto rifare integralmente le tubature nonché i depositi idrici), uno scenario buio e senza nessun tipo di illuminazione, oltre ad un numero infinito di altre cose che in questo momento non vale la pena tirare in ballo. Tutto questo sembra che agli esecutivi del COMITES non sia mai passato in mente risolvere, dovendo l´AIUDA assumersi il totale onere delle dovute riparazioni. Per quanto riguarda poi il problema/situazione del giardino, il tema é giá stato trattato da Gente d´Italia; ricordiamo nuovamente che é stata contattata una ditta per risolvere il problema dell´inferriata esterna.

Concordiamo sul fatto che Casa degli Italiani é un punto di riferimento per la collettivitá italiana, che si deve preservare con le responsabilitá del caso. In questa linea, e per migliorare ancora di pú quanto l´AIUDA ha giá fatto, sarebbe interessante che il COMITES onorasse il pagamento dei 6.000 dollari americani che ancora deve ad AIUDA secondo quanto si specifica: anno 2012, 2.000 dollari americani per tipo di cambio arbitrariamente stabilito ed anno 2014, 4.000 dollari americani pagati in meno, essendo in questi periodo segretaria/amministratrice la signora Filomena Narducci.

Insistentemente si é reclamato quel denaro, senza mai ottenere una risposta positiva.

A seguito di informazioni fornite e carenti di veracitá alcuna, altre tergiversate ad arte con interpretazioni tendenziose, Gente d´Italia ha effettuato alcune pubblicazioni non proprio felici su AIUDA, essendo la fonte d´informazione sempre la stessa. La finalitá palese non é attaccare l´AIUDA bensí i suoi dirigenti, come conseguenza del rifiuto del suo attuale Presidente di integrare come capolista  una lista elettorale, appunto, che gli era totalmente estranea.

Aggiungendo a questo l´esito delle ultime elezioni, ha avuto inizio una campagna sistematica di sprestigio sulla miá onestá, la quale é ben aldisopra di quanto irresponsabilmente si insinua.

Fatti questi chiarimenti, affinché la collettivitá sia dovutamente informata, é che, come persona di spirito costruttivo quale siamo, si é deciso, per prima ed unica volta, dare una risposta e non entrare in questo gioco nefasto di calunnie ed insinuazioni malevole, che tanto danno ha giá arrecato alla nostra collettivitá.

Salutiamo gentilmente il Direttore, sollecitando a sua volta la pubblicazione della presente come risposta alla pubblicata il giorno precedentemente citato.

Con viva cordialitá.

Mario Piastra

Presidente AIUDA

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(Risponde Matteo Forciniti )

- Ribadiamo a Mario Piastra -e a chiunque altro creda in assurde dietrologie- che Gente d'Italia non ha attaccato nessuno per motivazioni politiche ma ha raccontato soltanto la verità. Una verità che a volte può essere scomoda e può dare molto fastidio come è successo ad esempio con la situazione di degrado denunciata alla Casa degli Italiani. Un giornale, almeno secondo noi, a volte deve servire anche a questo denunciando una realtà che non funziona anche se qualcuno vorrebbe nasconderla. Tra l'altro, proprio per cercare di aiutare a risolvere il problema, il direttore Porpiglia ha donato 500 dollari nella raccolta fondi per la costruzione della ringhiera e magari un ringraziamento poteva essere opportuno.

Dopo la premessa doverosa sulla Casa degli Italiani (per cui Piastra ha ancora un dente avvelenato) passiamo all'oggetto in questione della lettera in un episodio sorto durante l'ultima seduta del Comites e raccontato da Gente d'Italia dove è stata data voce a entrambe le partiNei bilanci consuntivi del 2020 del Comites e dell'Aiuda esiste una differenza in una voce che coinvolge direttamente i due enti. Nel 2020 l'Aiuda ha dichiarato una cifra di 222.817 pesos (4.515,04 euro) nei suoi proventi locali ottenuti da una serie di entrate: quote sociali, rendite, donazioni, ricavi da eventi e incontri, interessi attivi e altro. Il grosso di questa cifra è dato dall'affitto che il Comites paga all'Aiuda per l'utilizzo della Casa degli Italiani ed è qui che sorge l'incongruenza: nella voce affitto locali e spese condominiali per il 2020 il Comites aveva invece dichiarato nel suo rendiconto una spessa di 225mila pesos, numero più alto di tutti i proventi locali dell'Aiuda nel 2020. Insomma, appare una differenza che potrebbe essere dai 2mila pesos in su.

Ebbene, Piastra oggi si giustifica in un modo abbastanza diverso rispetto a quanto dichiarato durante l'ultima seduta del Comites dove parlava di semplice "regola contabile" in una differenza che "succede tutti gli anni ma non ha mai destato preoccupazione". Prendiamo atto di questa nuova versione e lasciamo che a parlare siano le autorità di controllo dell'Ambasciata qualora sorgano contraddizioni come hanno evidenziato alcuni consiglieri del Comites (e non Gente d'Italia).

Tutta questa storia della Casa degli Italiani e dei bilanci consuntivi nascono dietro qualcos'altro: secondo il ragionamento di Piastra Gente d'Italia starebbe orchestrando con la collaborazione di Filomena Narducci una campagna di discredito nei confronti dei dirigenti dell'Aiuda e sapete perché? Per "il rifiuto del suo attuale presidente a integrare come capolista una lista elettorale". Naturalmente si tratta di un delirio privo di alcun fondamento che lascia il tempo che trova. Ma poi, onestamente, la Narducci avrebbe tutto questo potere da indirizzare la linea editoriale di un giornale? E con quali interessi? La stessa Narducci, ricordiamo, che rimase imbufalita tante altre volte nei confronti di questo giornale per una miriade di notizie pubblicate, basta ricordare solo quella di due anni fa relativa alla violazione della privacy dei pensionati per cui avrebbe voluto farmi licenziare.

Le critiche -anche quelle più dure- e il dibattito tra opinioni diverse fanno parte delle regole del gioco e sono sempre benvenute. Quando però si tirano in ballo motivazioni occulte e si cerca continuamente la delegittimazione nei confronti del lavoro giornalistico allora le stupidaggini vanno respinte con forza. Delle manovre politiche tra la Narducci e Piastra o chicchessia, con tutto il dovuto rispetto, a noi come ai lettori non frega assolutamente niente. Contano i fatti, conta la realtà che questo giornale continua a raccontare. 

Matteo Forciniti