di Riccardo Galli

Per alimentare la sola Italia anche di notte con energie da fonti rinnovabili (solare ed eolico, entrambe fonti intermittenti per natura) servirebbero batterie con capacità di accumulo pari a 400 Gigawattora. In tutto il 2019 in tutto il pianeta l'intera produzione mondiale di batterie a ioni di litio ha generato capacità di accumulo pari a 320 Gigawattora.

Domanda concreta, molto concreta, per Greta: dove sono, qui e ora, le batterie con capacità di accumulo in grado di garantire l'alimentazione di energia anche di notte per l'Italia, l'Europa, Americhe, Africa, Asia, Oceania? Chi le sta producendo? Sono producibili? Bastano litio e cobalto presenti nelle miniere? Si sta sviluppando una nuova tecnologia che emancipi le batterie dalla dipendenza dai minerali rari o relativamente tali?

Emissioni C02 - Catturare emissioni C02 si può, la tecnologia esiste e in qualche attività già si pratica. I costi della cattura delle emissioni di C02 non sono neanche proibitivi. Però c'è un problema irrisolto: alla lunga manca lo spazio per sequestrare il carbonio catturato. Dove, come questi depositi-magazzini? Quanto costerebbero? Insomma la cattura delle emissioni è una tecnologia applicabile su vasta scala e su cui investire oppure no?

Centrali nucleari modulari - Ci sono già ad esempio nei sottomarini e sulle portaerei. Delle dimensioni di un container, capaci di alimentare senza produrre emissioni. Fonti similari di energia nucleare sono o no tecnologia da applicare a salvaguardia dell'habitat umano su questo pianeta? Il nucleare è sempre e comunque da rifiutare e bandire oppure è invece, a certe condizioni e in rapporto allo sviluppo della relativa tecnologia, una fonte di energia pulita e comunque priva di emissioni gas serra? Nucleare, la risposta deve essere pragmatica o ideologica?

Risposte bla bla bla - Sono solo tre delle possibili domande a Greta. O meglio, domande al movimento-sentimento iper semplificato che si raggruma intorno alla figura di Greta Thunberg. Movimento e sentimento che hanno il pregio e la virtù di crescere ed insistere sul problema più grande che qui e ora ha il genere umano. Ma movimento e sentimento e figura immagine che hanno la pecca e il vizio di raccontare la favola bugiarda dei potenti cattivi e della gente buona e quindi del mondo senza emissioni e a piena energia basta che lo si voglia.

Una favola bugiarda e nociva soprattutto per i giovani indotti a pensare che letteralmente cambiare il motore della civiltà sia operazione semplice e immediata. Una favola bugiarda che si alimenta della emissione, culturalmente e scientificamente nociva, del qualunquismo semplicista del bla-bla-bla come unica lingua dei governi e delle istituzioni e della scienza e delle imprese e...di tutti che non siano i giovani e le giovani Greta. Quindi, batterie, cattura emissioni, nucleare: tre domande per Greta. Astenersi da risposte bla-bla-bla.