Un’altra grana per la maggioranza di governo che si è spaccato in Senato. Alla fine Palazzo Madama ha approvato con 174 voti favorevoli e soli 20 contrari il cosiddetto decreto Capienze. Ma non senza scossoni. Per due volte, infatti, il governo viene battuto in Aula, con il via libera a due emendamenti sui quali l'esecutivo aveva dato parere contrario. A 'prevalere' a suon di numeri è l'asse Iv-Centrodestra. Non è una novità, ma fa sì che le altre forze che sostengono il governo si rivolgano a renziani, leghisti e azzurri per chiedere se la maggioranza esiste ancora o c’è la volontà di aprire una crisi. Il primo emendamento in questione riguardava l’accesso ai bus turistici con Green pass (esteso al 100%) ed era stato presentato da Forza Italia, Lega e Pd (che poi lo ha ritirato); il secondo invece era di Italia viva a proposito dell’età del personale sanitario impiegato per l’emergenza Covid. In entrambi i casi il governo ha rivisto la sua posizione e chiesto alla maggioranza di votare contro, ma solo il Pd ha accettato la nuova linea e l’esecutivo è andato sotto per due volte. “Evidentemente qualcuno sta provando a costruire un’altra maggioranza di destra”, ha sbottato uscendo dall’Aula la capogruppo del Pd, Simona Malpezzi che ha spiegato: “L’evolversi della pandemia ha indotto l’esecutivo a dare parere negativo su alcuni emendamenti del dl Riaperture. Partito democratico, M5S e Liberi e Uguali si sono adeguati, gli altri no, e hanno applaudito quando hanno visto il governo andare sotto”. Anche Mariolina Castellone, capogruppo grillina al Senato, ha definito “estremamente grave il voto contrario avvenuto rispetto al parere del governo da parte di alcune forze di maggioranza al Senato”, riferendosi a Forza Italia, Lega e Italia Viva. E la senatrice pentastellata ha poi incalzato: “Il Centrodestra e Italia Viva, che con questo ennesimo atto proseguono nella manovra di avvicinamento reciproco, ne devono rendere conto, perché hanno deciso di votare contro l’esecutivo e i loro stessi ministri”. Festeggia l'opposizione: “Questo governo alla prima occasione in cui non ha fatto ricorso alla fiducia è andato sotto, vittima delle contraddizioni interne della maggioranza che dimostra tutti i suoi limiti”, osserva il capogruppo di FdI Luca Ciriani.