Ancora una volta il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è tornato su uno dei temi che più lo stanno vedendo concentrato e combattivo: la necessità di immunizzarsi che per il capo dello Stato resta l’unico strumento per combattere il Coronavirus.

“Il virus – ha detto ieri - continua a provocare allarme. Non si è esaurito il nostro dovere di responsabilità, soprattutto verso i più deboli. Siamo riusciti a realizzare una ripresa economica, i vaccini sono stati la nostra maggiore difesa, hanno salvato migliaia e migliaia di vite, hanno ridotto le sofferenze, hanno consentito le riaperture. La ricerca è stata un grande esempio di collaborazione mondiale. Abbiamo visto una larga adesione alla campagna vaccinale che ha visto la quasi totalità degli italiani vaccinarsi per proteggere sè stessi e gli altri”.

Insomma, per Mattarella contro il Covid è stato eretto un argine grazie al quale si è imboccata la strada della ripartenza. Non lo dice apertamente, ma il presidente ha in pratica mandato un messaggio a chi non crede nella medicina, tipo i no-vax: “In Italia – ha affermato - si registra una larga adesione alla campagna di vaccinazione, che ha visto la quasi totalità degli italiani comprendere la necessità di proteggersi e di proteggere, vaccinandosi, la libertà e le opportunità proprie e degli altri. Ma la scienza è chiamata ancora a intervenire, anche per fornire informazioni e conoscenze, anche per contribuire a una cultura più matura”.

Bisogna, per Mattarella, puntare sulla ricerca, e lo si potrà fare anche grazie ai fondi europei: “Il Pnrr prevede investimenti importanti nello sviluppo del Sistema sanitario nazionale: dobbiamo saperlo realizzare, ne va del nostro futuro e anche di quello dell'Europa visti gli investimenti che sono stati stanziati”