di SANDRA ECHENIQUE
È l'eccellenza del made in Italy. Un futuro che è già presente e si trova negli Stati Uniti e che è stato premiato da ISSNAF (Italian Scientists & Scholars in North America Foundation) in occasione degli awards annuali. Un incontro, questa volta in modalità digitale, che è tornato alla ribalta per la consegna dei riconoscimenti 2021. ISSNAF è la fondazione che riunisce migliaia di scienziati, ricercatori e accademici italiani che offrono la loro opera in università, centri di ricerca, laboratori, istituti degli Stati Uniti. Una vasta e prestigiosa rappresentanza tricolore i cui successi non solo riempiono di orgoglio, ma sono fondamentali in tutti i settori della scienza. E i premi ISSNAF, gli Young Investigator Awards, si rivolgono a coloro che rappresentano il futuro, pur essendo già un consolidato presente: i giovani.
"Quella di promuovere la dimensione internazionale dell'alta formazione e della ricerca - ha spiegato nel suo videomessaggio Maria Cristina Messa, ministro dell'Università e Ricerca - rappresenta una delle nostre priorità. Sarà strategico, anche grazie alle opportunità del PNRR, consolidare ed espandere relazioni bilaterali e accordi istituzionali tra le università e centri di ricerca italiani e statunitensi, facendo leva su progetti condivisi e su una sempre maggiore mobilità di ricercatori accademici. Il ruolo di ISSNAF in questo processo sarà importante". Ma al di là delle parole e delle promesse, protagonisti assoluti sono stati i vincitori dei premi, anche se, mai come questa volta, tutti i finalisti avrebbero meritato di salire sul primo gradino. Ecco le cinque le categorie dedicate a specifici settori della scienza e della cultura.
Embassy of Italy Award - Riguarda i ricercatori che operano su sostenibilità nel campo dei materiali, energia, processi industriali e agricoli ed è andato a Matteo Muratori, milanese, chief analyst del Dipartimento dell'Energia al National Renewable Energy Lab (NREL) di Golden (Colorado).
Paola Campese Award - Dedicato alla ricerca sulle neoplasie ematologiche e ha premiato Daniele Simoneschi, romano, Research Assistant Professor alla New York University Grossman School of Medicine: studia un enzima che può bloccare la iperproliferazione delle cellule che portano alla formazione dei tumori.
Daniele Simoneschi, vincitore del Paola Campese Award
Franco Strazzabosco Award - Ingegneria, per il novarese Francesco Monticone, ingegnere elettronico, docente alla Cornell University per lo studio di quei materiali che in natura non esistono, ma che possono essere progettati su micro e nano scala.
Francesco Monticone, vincitore del Franco Strazzabosco Award
Mario Gerla Award - Sulla ricerca nelle scienze informatiche è stato consegnato a Ferdinando Fioretto, di San Severo in provincia di Foggia. Professore alla Syracuse University, applica l'intelligenza artificiale per il miglioramento delle infrastrutture su larga scala al fine di evitare sprechi e abbassare l'impatto ambientale.
RnB4Culture Award - Destinato alla innovazione negli studi della cultura italiana e ha voluto sottolineare il lavoro di Giulia Riccò, originaria di Vignola in provincia di Modena, italianista, insegna alla Michigan University, studia la nascita della identità italiana nelle comunità emigrate nell'America Latina.
Ad accompagnare i giovani più promettenti della scienza e ricerca italiana negli Stati Uniti, anche un altro riconoscimento, il Lifetime Achievement Award 2021, un premio alla carriera che ha visto sul podio un nome eccellente della cultura ai massimi livelli: Silvio Micali, palermitano di nascita, professore di informatica al Computer Science and Artificial Intelligence Laboratory (CSAIL) del celeberrimo MIT di Boston. "Un grande onore ricevere questo premio, come italiano e come americano - il ringraziamento di Micali - un riconoscimento speciale perchè viene da una comunità che condivide con me due esperienze che hanno definito la mia vita: la passione per la conoscenza e una carriera costruita a cavallo tra due continenti".