Prove tecniche di grande centro. Ci crede il presidente della Regione Liguria e cofondatore di "Coraggio Italia", Giovanni Toti, il quale, in una lunga intervista concessa al quotidiano "Libero", in edicola oggi e ripresa dai principali organi di stampa, spiega che "l'idea di costruire un centro che pesi di più ci accomuna tutti e in qualche modo riguarda anche Calenda" oltre a Matteo Renzi, con il quale, però, "i rapporti sono all'anno zero".

IL PROGETTO MERIDIONALISTA DI MASTELLA
"In questi giorni mi sono sentito con lui come con "Clemente Mastella, che ha lanciato un movimento d'impronta meridionalista" prosegue Toti. Solo, avvisa ancora il il cofondatore di Coraggio Italia: "basta sia chiaro ciò che intendiamo per centro: una cultura di governo fatta di pragmatismo e di un sano riformismo moderato, che poggi sui valori popolari e liberali". Se ne parla da lustri. Stavolta ci sono le condizioni? Viene chiesto al presidente della Regione.

LA DELICATA PARTITA DEL QUIRINALE
"Molto dipenderà da come andranno l'elezione del presidente della Repubblica e il dibattito sulla legge elettorale, e da quanti muscoli vorranno esibire i vari leader" è la sua risposta. "Il comportamento di Italia Viva nelle ultime settimane, dallo strappo sul ddl Zan al voto col centrodestra sul contributo di solidarietà, dimostra la volontà di posizionarsi in modo autonomo rispetto a Letta e Conte. Però la cosa è tutta da costruire" conclude Toti.