Come preventivato, alla vigilia, dopo quello del Senato, la manovra del governo Draghi ha incassato il via libera definitiva anche dalla Camera dove ha ottenuto 355 sì e 45 voti contrari. Da ribadire che sul provvedimento, che non ha subito modifiche rispetto al testo licenziato dall'Aula di Palazzo Madama, l'esecutivo, ieri, ha posto la fiducia. Domani, la legge di Bilancio sarà pubblicata in Gazzetta diventando subito esecutiva. Giusto in tempo per evitare di arrivare all'esercizio provvisorio.

ESAME LAMPO DELLE CAMERE
Insomma: si è trattato di un esame lampo che ha creato non pochi malumori, e non solo nelle file dell'opposizione. Basti pensare che il primo esame, quello del Senato, è durato solo pochi giorni tra l'avvio delle votazioni in Commissione (mattino del 21 dicembre), ed il "semaforo verde" dei senatori, scattato nella notte tra il 23 ed il 24 dicembre. Stessa trafila anche a Montecitorio dove la legge è stata discussa alla Bilancio lunedì pomeriggio per la poi approdare ieri nell'emiciclo per il voto finale (arrivato questa mattina).

LE CRITICHE DI FDI
"L'esecutivo Draghi ha oramai sdoganato il monocameralismo e si conferma il governo dei migliori solo nel comprimere il dibattito e nel calpestare il ruolo del Parlamento", ha commentato il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida.

LE NOVITA' DELLA MANOVRA
Numerosi i punti e le novità contenuti nella legge di Bilancio, previsti per il 2022. Dalle misure a sostegno delle famiglie alla revisione dell'Irpef, dal superbonus ai provvedimenti contro il caro bollette.