Mattarella day, ci siamo. C'è grande attesa (a Roma le strade del centro sono state chiuse e i bus deviati) per il giuramento e l'insediamento del riconfermato Capo dello Stato, previsti oggi, nell'Aula di Montecitorio, davanti al Parlamento riunito in seduta comune. L'appuntamento è a partire dalle 15.30, quando l'inquilino del Colle pronuncerà le parole a norma dell'articolo 91 della Costituzione: "Giuro di essere fedele alla Repubblica e di osservarne lealmente la Costituzione”.

Un momento solenne, scandito, come da tradizione, dalle 21 salve di cannone sparate dal Gianicolo e dai rintocchi della campana di Montecitorio. Subito dopo il Presidente della Repubblica pronuncerà il suo discorso dettando, in qualche modo, l'agenda politica del nuovo settennato. Tra elezioni politiche ed equilibri Ue, Sergio Mattarella è atteso da un mandato intenso. Già nei prossimi mesi, infatti, il governo sarà impegnato a raggiungere gli obiettivi che dovrebbero portare, nel mese di giugno, all’erogazione di 24,1 miliardi targati Bruxelles.

Un tour de force a tappe che impegnerà, di volta in volta, l’esecutivo (ma anche il Parlamento) nell'attuazione degli obiettivi previsti dal Pnrr per non perdere i fondi per la ripartenza. Sullo sfondo la partita delle amministrative: si vota in primavera e poi in autunno, senza dimenticare, qualora passassero, i referendum su eutanasia, giustizia e droghe leggere. Nel frattempo in Europa, Francia, Ungheria Svezia e Slovenia saranno chiamate alle urne per voto che potrebbe rivelarsi determinante per i futuri equilibri della Ue.

D'altronde è proprio a Bruxelles che, tra non molto, si giocherà una partita fondamentale per l'Italia: la trattativa per la revisione del Patto di stabilità e di crescita. Come se non bastasse, un altro momento cruciale il nostro Paese saranno le politiche in programma nel 2023. Qualora, infatti, la legislatura giungesse al termine senza particolari scossoni, gli italiani saranno chiamati ad eleggere il nuovo Parlamento - composto non più di 945 deputati e senatori ma di soli 600 - nei primi mesi del 2023.

Poi, a spoglio ultimato, toccherà proprio a Mattarella incaricare un presidente del Consiglio per la formazione del nuovo governo. Infine, altro appuntamento da non perdere: la riunione dei grandi della Terra, il G7, con la presidenza che toccherà all'Italia nel 2024. Tutti appuntamenti ai quali Mattarella dovrà guardare con particolare attenzione.