Green pass (foto depositphotos)

Green pass sì, green pass no. Di certo il certificato verde è uno dei temi più dibattuti degli ultimi mesi, con chi è stato favorevole sin dall’inizio e con chi invece lo ha osteggiato in tutti i modi, dai politici alla gente comune. Ieri però il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, intervenuto dalle frequenze di Radio 24, ha fatto intendere che il green pass, per le attività all’aperto, possa essere abolito: “È un'ipotesi su cui stiamo ragionando a livello di governo”. Questo sarebbe possibile, ovviamente, perché i dati delle ultime settimane parlano di un netto miglioramento dei numeri alla lotta al Coronavirus: “Da parecchi giorni i dati sulla pandemia e sulle ospedalizzazioni sono positivi, quindi è chiaro che andremo in quella direzione e con la fine dello stato di emergenza sicuramente inizierà una fase nuova con un allentamento delle misure restrittive. Con la gradualità con le quali le abbiamo introdotte, ci avvieremo ad un'eliminazione delle misure restrittive”.

Tornando ai numeri, continuano a calare l'incidenza dei casi di Covid-19 e l'indice di trasmissibilità Rt. Secondo il monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute, l'incidenza settimanale a livello nazionale scende infatti a 672 casi ogni 100mila abitanti contro i 962 della settimana precedente. Nel periodo 26 gennaio - 8 febbraio, invece, l'Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,77, in diminuzione rispetto alla settimana precedente quando era a 0,89. Si allenta ancora la pressione sugli ospedali, dove si continua a registrare il calo del tasso di occupazione in terapia intensiva, attualmente al 10,4% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 17 febbraio) contro il 13,4% rilevato al 10 febbraio. Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale è al 22,2% contro il 26,5% della settimana precedente.

Intanto il governo ha creato un fondo da 15 milioni di euro per i risarcimenti alle famiglie dei medici morti per Covid. Dopo le polemiche della scorsa settimana, quando era stato bocciato l'emendamento che prevedeva 100mila euro a famiglia, la questione è diventata centrale nell'agenda del governo. Perciò ieri, alla prima occasione utile, l'esecutivo ha deciso di rimediare a quanto successo in Aula la scorsa settimana. L'annuncio è stato dato dal ministro Speranza, che ha scritto sui suoi social: “Abbiamo stanziato 15 milioni di euro per le famiglie dei professionisti sanitari che hanno perso la vita a causa del Covid. È un giusto riconoscimento che l'Italia deve a chi ha svolto il proprio lavoro per tutelare la salute di tutti noi”.