Che negli Stati Uniti il made in Italy avesse avuto una fortissima impennata si sapeva, lo aveva infatti annunciato il Dipartimenti del Commercio degli USA. Ma per assegnare il primato dell'export italiano al mercato a stelle e strisce si è dovuto attendere l'annuncio ufficiale arrivato dall'Istat. Tra tutti i Paesi e aree del mondo, per trovare il maggior incremento ci si deve infatti fermare negli States: su base annua gli Stati Uniti hanno registrato un'impennata del 32,5%, superiore a tutti gli altri, mettendosi alle spalle i Paesi OPEC (+32%) e il Belgio (+31,4%) che completano il podio. Distanti invece tutti gli altri. Un grande successo in America per il made in Italy che nel complesso per quello che concerne il 2021, ha fatto registrare un aumento dell'export valutato al 18,2% con una crescita maggiore nei Paesi UE (+20%) piuttosto che extra UE (+16,3%). Se l'impennata del made in Italy negli Stati Uniti si può notare anche nella maggior presenza di prodotti italiani in particolar modo per quello che riguarda l'agroalimentare, a cominciare dal vino, in assoluto il boom dell'export è stato dovuto dall'aumento delle vendite di metalli di base e prodotti in metallo con l'esclusione di macchine e impianti che ha raggiunto il +26%. Insomma il settore industriale (in particolare i prodotti petroliferi raffinati che hanno segnato un +70,5%) rappresentano la punta di un iceberg tricolore che ha fatto breccia un po' in tutto il mondo e in particolare appunto proprio negli Stati Uniti. Un'ondata italiana che a questo punto non si deve tralasciare, si deve approfittare di questo momento particolare, post COVID, anche perché negli Stati Uniti la situazione economica non è attualmente delle migliori, con una inflazione galoppante, mai vista negli ultimi quarant'anni, che preoccupa molto gli americani e gli economisti, ma purtroppo non l'amministrazione Biden che nulla sta facendo anche se il debito pubblico USA, per la prima volta nella storia americana, ha superato l'astronomica cifra di 30 trilioni di dollari. Si tratta di un importo superiore 130 volte al PIL, il prodotto interno lordo.