Matteo Renzi (foto: depositphotos)

Due giorni fa era stato il voto sul dl che ha introdotto l'obbligo del green pass per gli over 50, a spaccare la maggioranza. Questa volta a creare grattacapi all'eterogenea coalizione di governo ed, in particolare, all’alleanza giallorossa, è stata la relazione della Giunta delle Immunità del Senato che ha chiesto di portare davanti alla Consulta, per un conflitto di attribuzione, i pm di Firenze che stanno indagando sul leader di Italia viva Matteo Renzi nell’ambito del caso Open.

La relazione ha dato ragione all’ex rottamatore perché i messaggi scambiati su WhatsApp nel 2018, quando Renzi era senatore, rientrerebbero "pleno iure nel concetto di corrispondenza" e, di conseguenza, prima di acquisirli, i magistrati avrebbero dovuto chiedere preventiva autorizzazione. Da qui la decisione del Pd di schierarsi a favore dell’atto, all’unisono con Fi, Lega, Fdi e Iv. Contrario, invece, si è dichiarato il M5S: “Votiamo non contro un singolo senatore, ma perché difendiamo valori e principi del Movimento. Non ci sono requisiti per chiedere un conflitto di attribuzione” ha detto Giuseppe Conte.