di ROBERTO ZANNI
Due anni fa, era luglio, il controverso sindaco di Chicago, Lori Lightfoot, aveva dato l'ordine di far rimuovere la statua di Cristoforo Colombo che si trovava al Grant Park. Accadde di notte. Poi fu fatta sparire anche quella di Arrigo Park, nella Little Italy e infine un terzo monumento, meno conosciuto, che si trovava in un quartiere nel sud della città. In un attimo cancellata l'espressione dell'italianità in una delle città dove maggiormente l'emigrazione, l'influsso della nostra cultura negli Stati Uniti era ed è presente. Lightfoot è un sindaco Dem, uno dei maggiori rappresentanti dei leftists, che da quando ha iniziato il suo mandato (20 maggio 2019) non ha fatto altro che trascinare sempre più in basso la città di Chicago: omicidi, sparatorie, furti, saccheggi in pieno giorno nelle boutique dell'esclusiva Magnificent Mile, aggressioni, pestaggi sono la norma. Tra le ultime vittime anche Kwame Amoaku, direttore del Chicago Film Office, nominato in quel ruolo proprio dal sindaco: aggredito da tre ragazzini, picchiato, l'auto rubata, finito all'ospedale in gravi condizioni. Ma perchè sono poi i più giovani a commettere i crimini? La teoria della Lightfoot è stupefacente: "Non si sentono amati..." E così diventano dei delinquenti. Non è certo la prima volta che la Lightfoot esterna, in negativo ovviamente, ma in questi giorni, all'improvviso, le sue dichiarazioni hanno sorpreso, in positivo, tutta la comunità italoamericana di Chicago, da due anni in aperta lotta con l'amministrazione appunto per salvare Colombo. "Mi aspetto nel modo più completo - ecco l'inatteso annuncio della Lightfoot - che la statua di Cristoforo Colombo venga riportata sul suo piedistallo a Grant Park, non prima però che sia stato messo in atto un piano di sicurezza al fine di prevenire il ripetersi degli incidenti del 2020 che hanno provocato dozzine di agenti di polizia feriti. Non farò nulla che possa metterli in pericolo". Curioso anche il fatto che adesso la Lightfoot, dopo averli denigrati, difenda i poliziotti, forse perchè è stato scoperto che utilizza, per la sua sicurezza e quella della famiglia, una squadra di 71 agenti speciali. Ma non c'è da meravigliarsi: questa è la nuova sinistra americana, quella che per i cittadini chiede di 'defund the police', poi però per se stessi ne fanno ampio uso (ci sono esempi dall'Est all'Ovest degli States). Ma tornando al cambio di direzione, il sì a Colombo, anche in questo caso non pare sia arrivato soltanto perchè il sindaco si è ravveduto, probabilmente hanno avuto peso le cause intentate, in particolare una dove viene accusata di linguaggio osceno, di attacchi senza precedenti nei confronti degli italoamericani, di aver bloccato un accordo trovato dal Park District per l'esposizione, guarda un po', proprio di una statua di Colombo durante una parata. E a questo proposito c'è stata una richiesta affinchè la causa non venga discussa pubblicamente. "Ma in questo modo - ha dichiarato anche Enrico Mirabelli, avvocato degli italoamericani che hanno denunciato il Park District per la violazione di un accordo sulla statua di Colombo della Little Italy risalente al 1973 - si farebbe ben poco per promuovere la trasparenza del contenzioso o il modo in cui sono state rimosse le statue di Colombo". Ora però (con le ovvie proteste dei nativi americani che si sono detti all'oscuro della nuova posizione del sindaco) sembra riaprirsi, finalmente, la strada per riportare Cristoforo Colombo a Chicago. "Piacevolmente sorpreso - il commento di Ron Onesti, presidente del Joint Civic Committee of Italian-Americans - ma anche la statua di Arrigo Park deve far parte delle conversazioni. Per mesi ho cercato di incontrare la Lightfoot per discutere i piani di sicurezza per entrambi i monumenti e la causa è stata intentata solo dopo che il sindaco aveva ignorato tali richieste. E ci sono alcune idee che ho e mi piacerebbe discuterle col sindaco. Ci sono molte opzioni se solo si volesse sedere a un tavolo con noi".