Sambuca Molinari (Depositphotos)

Franco Esposito

Sambuca Molinari vi dice qualcosa? Domanda retorica, mille volte scontata la risposta. Dice tantissimo, il marchio è stato, e forse lo è ancora oggi, per certi versi, parte della storia italiana. Uno dei simboli dell'Italia e della dolce vita all'estero. Sambuca significa Molinari e viceversa. Il nome della bevanda alcolica, un digestivo e quant'altro, e il cognome di uno suoi inventori. Forse il più famoso di tutti, all'interno della famiglia soprannominata Sambuca. Antonio Molinari, ottantuno anni, non c'è più. Se ne è andato da questa  terra l'altro giorno. Imprenditore e presidente di Molinari Italia, la società che insieme al padre e ai suoi fratelli ha reso celebre nel mondo il liquore a base di anice stellata. 

Estimatore della Sambuca Molinari, the voic, Frank Sinatra, elevò a livello di passione personale il distillato che si contraddistingue appunto per la presenza di anice stellata. Sinatra scrisse una lettera al titolare per vantare le virtù del prodotto. La lettera è reperibile sul sito dell'azienda. Modella e attrice famosa, la tedesca Verusckha, lanciata dal film "Blowe up" di Michelangelo Antonioni, ha legato il suo nome alla Sambuca proponendola cone un  liquore per ricchi frequentatori del jet set. 

Il rito Molinari più famoso nasce nei bar della Dolce Vita di Roma, negli anni Sessanta. Ispirati dalla novità, racconta la leggenda, i barman dei divi cinematografici felliniani di via Veneto iniziarono a servire la Sambuca con un chicco di caffè. Scherzosamente definito "mosca". 

L'annuncio della morte di Antonio Molinari è stato dato dalla moglie Daniele e dai suoi tre figli. L'inventore della Sambuca viene ricordato quale "uomo brillante e lungimirante industriale, ha dedicato la sua vista all'azienda e alla famiglia". Fin da giovane la ditta con sede centrale a Civitavecchia, insieme al padre Angelo e ai fratelli Marcello e Mafalda, lui ne prese in mano le redini pilotandola con passione e dedizione. Dotato di formidabile intuito  imprenditoriale e di visione innovativa, è riuscito a veicolare l'azienda lanciandola al successo di oggi e incontro a una notorietà internazionale. 

La storia della Sambuca e della famiglia Molinari continuano ad intrecciarsi in maniera palese, Anno di fondazione il 1945, a Civitavecchia, Da un'idea del padre Angolo, il patriarca reduce da un periodo di lavoro in Africa alle dipendenze della fabbrica Sambuca Manzi. Ma nel prendere la decisione di aprire una società tutta sua, cambia la composizione del liquore. Una differenza non esattamente di poco conto. E un prodotto diverso da tutti gli altri in commercio.

Il nuovo liquore si basa su una formula  che prevede l'impiego basico di "anice stellato". Diventa così pregiata anche per l'aggiunta della denominazione "extra". Il decano dei  Molinari può contare sul fondamentale apporto dei familiari. Al suo fianco lavorano i figli Marcello e Mafalda, e poi Antonio, dal 1977, pronto ad assumere la guida dell'azienda e soprattutto a promuovere il prodotto sui mercati internazionali. 

Sul piano della popolarità, la Sambuca fa boom negli anni Cinquanta e Sessanta. In concomitanza con il dilagare del fenomeno della Dolce Vita, raccontato da Federico Fellini in una chiave cinematografica di primissimo livello. I barman di via Veneto offrono la sambuca con un chicco di caffè. La cosiddetta Sambuca con la mosca. Il rito raggiunge quasi il, livello di mito. 

Il fenomeno italiano si interseca con un racconto che ha del leggendario. Nel senso che nessuno è in grado di confermare quanto ci sia di autenticamente vero nella ricostruzione storica sull'origine del chicco di caffè nel bicchierino di sambuca. Pare che tutto sia nato per scherzo, quando uno dei divi cinematografici di Federico Fellini fece cadere, per scherzo, un chicco di caffè dentro un bicchiere di Sambuca e poi cominciò a gridare "C'era una mosca". 

Il primo stabilimento dei Molinari è datato 1959. Sedici anni dopo, nel 1975, si registra l'affiancamento inatteso: ovvero l'affiancamento con lo stabilimento in provincia di Frosinone. Il conseguente alto livello di autonomia dell'azienda consente il raggiungimento di un livello molto alto: la produzione è di 60mila bottiglie al giorno. 

Fondamentale si rileva l'uso della pubblicità. Gli spot televisivi e radiofonici con testimonial di notevole popolarità. Personaggi di successo: Paolo Stoppa, Rina Morelli, Walter Chiari, Adriano Panatta, la modella Verusckha, i piloti di bolidi di formula Uno, Mario Andretti e Adriano Panatta. La Sambuca Molinari simbolo di italianità. Ma non è pensabile che la scomparsa Antonio Molinari possa portare alla sparizione (se non al ridimensionamento) del liquore prodotto con anice stellato e reso famoso anche dal chicco di caffè. Senza mosca pare non sia sambuca.