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Informativa al Senato del presidente del Consiglio Mario Draghi sulla guerra in Ucraina. Il premier, atteso a breve da un'analoga informativa alla Camera, ha fatto il punto della situazione sul conflitto e chiarito gli obiettivi a breve termine.

"Per impedire che la crisi umanitaria si aggravi dobbiamo raggiungere prima possibile un cessate il fuoco e far ripartire i negoziati: è la posizione dell'Italia e dell'Unione europea, che ho condiviso con Biden", le parole di Draghi. 

Sulle espulsioni dei 24 diplomatici italiani decise da Mosca: "Un atto ostile che però avviene dopo espulsioni di diplomatici russi da parte di paesi europei. Ritengo che sia necessario tenere aperti i canali di dialogo con la Russia". In questo senso, va accolta con soddisfazione - secondo il premier - la riapertura dei dialoghi tra Pentagono e Cremlino.

Nel corso dei colloqui col presidente statunitense, inoltre, Draghi ha spiegato di aver "riscontrato un apprezzamento universale per la solidità della posizione italiana, fermamente ancorata in campo transatlantico e nell'Ue. Questa posizione ci permette di essere in prima linea senza ambiguità nella ricerca della pace".

Infine, un passaggio sulla situazione energetica: "Occorre diversificare i nostri fornitori, ci siamo mossi rapidamente con l'obiettivo di incrementare le forniture di gas naturale di cui abbiamo bisogno come combustibile di transizione, ma anche per aumentare la produzione di rinnovabili. Da parte nostra c'è massima determinazione per eliminare i limiti burocratici, per distruggere le barriere agli investimenti. Le stime del governo indicano che potremmo renderci indipendenti dal gas russo nel secondo semestre del 2024".