Un contratto in Giappone del valore di 21,5 milioni di dollari. Se l'è aggiudicato Mermec SpA, azienda italiana specializzata in tecnologia per la sicurezza e la manutenzione ferroviaria con sede in Puglia, a Monopoli. Un contratto dal valore particolare vista la storia dei treni superveloci del Sol Levante. Ma il rapporto della Mermec con il Paese asiatico risale ormai fino al 2015 da quando è diventata la prima azienda straniera a dedicarsi all'ispezione e alla diagnostica ferroviaria. Un esempio rarissimo, se non quasi unico, di un gruppo non giapponese nel rigorosissimo processo di selezione che viene operato dalle autorità locali. Mermec comunque sta diventando un punto di riferimento nel settore non solo per il Giappone, ma ci sono anche alcuni progetti a Taiwan come nelle Filippine e in altri mercati asiatici portati avanti grazie a solide partnership con aziende in particolare giapponesi. Ma per tornare all'accordo siglato in Giappone, è stato firmato nell'Ambasciata d'Italia a Tokyo, alla presenza dell'Ambasciatore Gianluigi Benedetti e con alcuni dei principali protagonisti in ambito ferroviario come Mitsubishi Electric, Sumitomo Corporation, Mitsui Nco, Hitachi Hitech e del settore finanziario, da Japan International Cooperation Agency (JICA) fino ad Asian Development Bank (ADB). "Abbiamo cominciato in Giappone nel 2015 - ha sottolineato Angelo Petrosillo vice presidente degli affari internazionali di Mermec - e adesso firmiamo quattro importanti contratti che pongono la nostra azienda al centro dell'innovazione tecnologica nel settore della sicurezza ferroviaria". Mermec da oltre trent'anni è uno sviluppatore pionieristico di soluzioni high-tech per le industrie del campo ferroviario e siderurgico proiettate verso l'innovazione che portano allo sviluppo di software e apparecchiature che costituiscono il fulcro della produzione del gruppo pugliese.