Eduardo Frei Ruiz-Tagle e Ricardo Lagos, ex presidenti del Cile rispettivamente dal 1994 al 2000 e dal 2000 al 2006, hanno voluto presenziare alle celebrazioni indette dall'Ambasciata d'Italia a Santiago in occasione del 76º compleanno della Repubblica italiana, con loro altri invitati illustri da ministri a parlamentari fino a esponenti di spicco della società cilena. "Tra i nostri due Paesi c'è coincidenza di valori - ha sottolineato l'Ambasciatore d'Italia Mauro Battocchi - democrazia, libertà e tutela dei diritti umani sono fondamentali e non c'è luogo più significativo di questa Ambasciata per testimoniare l'importanza che la tutela dei diritti umani rappresenta per l'Italia. Qui dal settembre 1973 al marzo 1975, centinaia di persone hanno cercato rifugio dalle persecuzioni". Dal passato al presente per ribadire quella comunanza che hanno Italia e Cile. Così Battocchi ha voluto sottolineare il progetto cileno di tornare a produrre vaccini e prodotti biotecnologici avanzati emerso in un momento così difficile e in concomitanza dell'arrivo nel Paese sudamericano di medici italiani al fine di collaborare con l'Hospital Clinico de la Universidad de Chile nella lotta al Covid. Così la Festa della Repubblica è stata anche l'occasione per ribadire il forte legame tra Italia e Cile evidenziato sia nel settore della salute pubblica, come in quello della cultura, intesa nella sua totalità. Inoltre l'Ambasciatore ha ribadito anche numeri importanti come "mezzo milione di cileni che sono di origine italiana 75.000 dei quali hanno passaporto italiano". C'è stato poi anche un momento di doloroso ricordo, quando con una cerimonia privata, Battocchi e le autorità cilene, hanno deposto una corona di fiori ai piedi della targa commemorativa di Lumi Videla, studentessa di sociologia che fu detenuta dall'apparato repressivo della dittatura, il cui corpo, senza vita nel novembre del 1974 fu gettato nei giardini della sede diplomatica italiana.