di ROBERTO ZANNI
Nei primi quattro mesi di quest'anno New York City ha registrato un aumento del 42,7% di crimini gravi rispetto allo stesso periodo del 2021. Una percentuale che comprende il +46,7% di rapine, +54% di furti aggravati, +14,9% di stupri. E cosa dire delle sparatorie e dei morti, anche italiani? Nella metro, divenuta più insicura dei peggiori ghetti, come per strada.
"Per noi abitanti di New York - ha spiegato a CNN un newyorkino - sta diventando sempre più un problema mentale, preoccuparci costantemente di essere al sicuro. Cosa mi succede se prendo un treno? O se cammino per la strada sbagliata? O quando faccio un giro in bicicletta?". Si sta tornando ai tristi tempo di metà anni '80 quando la città era in mano alla criminalità: omicidi, furti, droga. E allora come oggi il crimine non si limitava ad alcuni quartieri, ma colpiva tutta la città. Poi l'1 gennaio 1994 arrivò l'italoamericano Rudy Giuliani, il sindaco che durante il suo mandato, scaduto il 31 dicembre 2001, ripulì la città.
Adesso il ritorno al passato, ma a differenza di allora il potere è nelle mani dei Democratici, i giudici sono dalla parte di chi commette i reati e nessuno, a cominciare da sindaco e governatrice, fa qualcosa per difendere i cittadini: ultimo esempio Camrin Williams, 16 anni, un rapper che, dopo aver sparato a un poliziotto (ma aveva commesso altri crimini in precedenza) non solo è tornato subito in libertà, ma si è anche visto ritirare tutte le accuse perchè "non può essere perseguito".
Non si può essere più a sicuri a New York, nemmeno a casa propria e lo dicono gli abitanti. Ma sicurezza non c'è nemmeno in chiesa: qualche giorno fa a Brooklyn, alla St. Augustine Roman Catholic Church, nel quartiere di Park Slope è stato rubato un tabernacolo d'oro, che era lì dal 1890 da quando fu eretta la chiesa. Del valore di 2 milioni di dollari è stato letteralmente sradicato: per rimuoverlo i ladri infatti hanno dovuto tagliare un involucro di metallo e per farlo hanno anche distrutto o decapitato statue sacre che si trovavano sulla strada dei criminali. Un lavoro di diverse ore, forse anche un giorno, ma hanno lavorato indisturbati perchè attualmente la chiesa è chiusa per lavori e anche tutto il sistema di sicurezza, telecamere e registrazioni è stato portato via.
"Temo che i gioielli che adornavano il tabernacolo siano stati già rimossi per essere venduti - ha spiegato Erin Thompson che insegna 'crimine nell'arte' al John Jay College of Criminal Justice di New York City - e che il resto del manufatto sia stato già fuso per il suo oro: sarei molto sorpreso se dovessimo mai rivedere il tabernacolo. L'oro ha un punto di fusione relativamente basso, quindi è semplice produrre un lingotto che poi si può vendere al gioielliere più vicino". Un nuovo sacrilegio che ha colpito la città di New York e la chiesa cattolica. "Irrispettoso e pieno di odio - così le autorità ecclesiastiche hanno commentato il furto - e quel tabernacolo è insostituibile per il suo valore storico e artistico. E le eucaristie che erano conservate all'interno sono state gettata su tutto l'altare".
L'anno scorso, ma a Philadelphia, al National Shrine of Saint Rita era stata rubata una statua di Santa Rita da Cascia, pesava una cinquantina di chili e aveva un valore attorno ai 100.000 dollari, ritrovata però quasi subito non lontano dal santuario. "I poliziotti sono andati a setacciare i vicoli vicini - ha raccontato ancora Erin Thompson - sospettavano che i ladri l'avessero abbandonata, perchè troppo pesante. E avevano ragione, ma quella statua non era d'oro".