La Repubblica, in un articolo di Gabriele Romagnoli, ci informa che in Italia ogni mese migliaia di persone si rivolgono al servizio Tim per conoscere l’ora esatta. Sì, avete letto bene: mentre in molti altri paesi questo servizio non esiste ormai più, in Italia ci sono ancora migliaia di persone che per conoscere l’ora esatta preferiscono telefonare. Nell’era della digitalizzazione quel che manca non sono certo gli orologi, basta dare un’occhiata al proprio smartphone per sapere che ora è.

Se si è a casa basta accendere la tv o magari guardare anche un vecchio orologio da parete o una sveglia se non si è fanatici di orologi da polso. Eppure ci sono ancora migliaia di… chiamiamoli affezionati. Ma chi sono quelli che telefonano per sapere l’ora esatta? La prima risposta che viene in mente: gli anziani. Persone di una certa età, troppo in là per essere diventati schiavi della tecnologia e della digitalizzazione.

Niente smartphone, niente tv satellitare… Eppure anche gli anziani hanno degli orologi in casa, quei vecchi orologi a lancette che a volte magari si inceppano o si scaricano. E qui entra in gioco la seconda risposta. Tra quelli che chiamano per conoscere l’ora esatta ci potrebbero essere infatti quelli che vogliono sapere che ora è per rimettere le lancette dell’orologio. Anche in questo caso appare comunque singolare telefonare piuttosto che accendere la tv… Repubblica ci informa anche di un altro fatto alquanto bizzarro. Tra quelli che telefonano per conoscere l’ora esatta, oltre a quelli che chiamano da una linea fissa, c’è anche chi telefona con il proprio smartphone. Perché? Su tutti gli smartphone e cellulari del mondo, da sempre, c’è scritta l’ora. Quindi a cosa serve chiamare? Piace la voce del disco registrato, fa compagnia e affetto in qualche modo. Questa è l’unica risposta plausibile…