Foto di repertorio (Depositphotos)

Franco Esposito

Sì, tutto vero. Prepariamoci ad accoglierlo, siamo al cospetto dle bus del futuro. Il bus a guida autonoma, senza autista. Andrà in strada a Torino, due navette, poi si vedrà. La linea gratuita senza autista funzionerà nella zona degli ospedali. Lungo un percorso di due chilometri, ecco dove avverrà la sperimentazione del nuovo servizio. Le navette possono trasportare 14 persone, 11 sedute e 3 in piedi, in entrambe le  direzioni di marcia. Hanno quattro ruote sterzanti, sono lunghe 4,75 metri e larghe 2,11. 

E nel riferirne sembra quasi di essere capitati in un film di fantascienza. 

A giorni l'inizio dei test. Il passaggio indispensabile per preparare la messa in strada. I torinesi potranno salire sulle navette a guida autonoma senza autista. Giovedì scorso la presentazione, nel deposito di via Nizza, alla presenza dei partner istituzionali e dell' assessore ai Trasporti, Chiara Foglietta. 

Costano quanto le navette in grado di andare in maniera autonoma, senza guida? Costano sì, ma su questo particolare non è il  caso di soffermarsi. I soldi ci sono, e poi il progetto è finanziato al settanta per cento dall'Unione Europea, nell'ambito del programma Horizon 2000. L'obiettivo è favorire la “transizione verso una mobilità urbana sostenibile”. 

Torino cambia visione a medio termine. Gli shuttle a guida autonoma non sostituiranno le linee tradizionali, ma dovranno coprire quello che viene definito “l'ulitmo miglio”. Più che altro nelle zone periferiche, dove la metropolitana leggera non riesce a penetrare in maniera capillare. 

Torino stabilisce quindi un primato. É l'unica città italana  delle venti concorrenti europee, a prendere parte al progetto. Nei primi sei mesi l'itinerario di sperimentazione è compreso nel perimetro tra via Genova, via Ventiniglia, Corso Spezia e via Cortemilia. La prima fase detta di “auTOnomo Gu” parte proprio in questi giorni. Prevede un periodo di prova per i veicoli e la formazione degli operatori di bordo. Dal prossimo ottobre, e fino a marzo 2023, la vera sperimentazione. 

Le navette a guida autonoma saranno in servizio  nei giorni feriali, dalle 12:30 alle 18:30. Nei festivi e prefestivi solo quattro ore, dalle 15:00 alle 19.00. In strada, per tutti i mesi di test sulle navette, ci sarà un safety drive di Gtt. Un guidatore di sicurezza che interverrà solo in caso di emergenza. L'eventuale suo intervento consiste nel pilotaggio in caso di emergenza con un joystick. 

I mezzi aaranno dotati di pedana e accessibili a tutte le persone con disabilità. I progetti di smart mobility avranno ricadute concrete sulla qualità degli spostamenti e sull'ambiente. Fra ottobre e novembre, per tre settimane, gli shuttle circoleranno anche in un'area più a sud della città, fra via Valenza, via Ventimiglia e via Genova, 

Fondazione Linnks con la gestione di Gett è il coordinatore del progetto pilota. Le due navette sono prodotte dall'azienda spagnola Navya. Il periodo sperimentale sarà gratuito e prenotabile.con l'app auTOnomo Gtt, disponibile sui dispisitivi da settembre su Android e Ios. Torino è gi nel futuro, proiettato verso un modello di vita decisamente avvenieristico.  

Il cambio totale è identificabile anche nel percorso predefinito delle navette senza autista, ma non fisso. E non fissi sono gli orari. Il servizio sarà on demand, Ma a questo  piunto è legittimo chiedersi come funziona il sistema di guida. Una speciale macchina di Navya dotata di telecamere in maniera del tutto simile a quella utilizzata da Google per nappare le strade ha ricostruito, nei mesi scorsi, il percorso in 3D. Successivamente caricato sul software delle navette. I mezzi sono dotati entrambi di sensori su tutti i lati. Viene così letto “quello che succede intorno e in mezzo al traffico”. 

Qual è l'utilità vera del periodo di sperimentazione. Servirà innanzitutto a verificare “la fattibilità tecnica dei servizi di mobilità autonoma in condizioni di traffico reale”. Spiega l'ingegnere Guido Nicolello, responsabile del settore Strategie e Business di Gtt: “é assicurata la modalità di interazione della navetta con il passaggio di pedoni, auto, biciclette, monopattini con la regolazione del traffico mediante i semafori”. 

In questo balzo nel futuro che la città di Torino è prossima a compiere, si registra nel progetto l'unione di svariati partner. Ioki, Swarco, St per la paerte tecnologica, Comune di Torino, Città della Salute, Real Group, Tim, Iren, Ts Italia, in qualità di partner istituzionali. 

E nel riferire sulal clamorosa novità a me sembra di esserwe capitato  nel premabolo di un film di fantascienza e nel pieno di un racconto scritto da Isaac Asimov. Il futuro è qui, già presente, visibile, palpabile.