di SANDRA ECHENIQUE
Doctor in Italy, un paio di anni fa, è stata una delle prime cinque start-up selezionate da B4i, Bocconi for innovation, una piattaforma di pre-accelerazione, accelerazione e sviluppo all'interno delle aziende dell'Università Bocconi di Milano. Di cosa si tratta? 'Doctorsinitlay', nella sua accezione web, è una società di tecnologia sanitaria la cui missione è internazionalizzare la medicina attraverso tecnologia e istruzione e Doctorsinitaly Fellowship Program, ideato nel 2018, ha lo scopo, come è spiegato nella website, di trovare medici culturalmente competenti con un background internazionale che possano condividere le proprie conoscenze con studenti provenienti da ogni parte del mondo.
Sono nati così dei programmi che prevedono soggiorni in Italia, a scelta tra Milano, Genova e Roma, con tirocini in strutture ospedaliere delle tre città: rispettivamente l'Ospedale San Giuseppe, l'Ospedale Galliera e l'Università Campus Bio-Medico. La particolarità di questi tirocini è che non c'è solo la parte più importante per uno studente di medicina, vale a dire lavorare a fianco di futuri colleghi, ma in aggiunta viene data grande importanza anche all'aspetto culturale e turistico. Si va in Italia, ma si deve avere l'opportunità anche di scoprirne i valori più significativi.
I programmi proposti vanno dalle due alle cinque settimane, si parte da 3.600 dollari e si arriva fino a 7.700. "Vogliamo rendere gli operatori sanitari del futuro - si spiega - abituati alla medicina internazionale, consapevoli delle differenze e dotati di una rete mondiale di contatti che sarà preziosa, in particolare poi in un mondo post-pandemia". Esperienze che possono lasciare una traccia significativa nel percorso lavorativo di un giovane e una delle ultime testimonianze di questa borsa di studio per certi versi particolare e innovativa è arrivata da Sophie Estoppey, studentessa della University of Miami, nativa di Charleston nel North Carolina, che ha raccontato il suo viaggio in Italia a News@TheU, il 'bollettino' online dell'ateneo di Miami. Studi in psicologia, Sophie è appena rientrata dall'Italia, dove a Milano, all'Ospedale San Giuseppe ha avuto l'opportunità di misurarsi con l'ambiente italiano della medicina.
"Ho iniziato la mia esperienza - ha raccontato - nel reparto di geriatria, successivamente mi hanno trasferita in quello di neonatologia e ho potuto davvero apprezzare la struttura di questo programma che si è adattato perfettamente ai miei interessi, mi ha permesso di osservare il sistema sanitario internazionale e di incontrare mentori lungo il percorso. È stata la mia prima volta all'estero e confrontarmi con medici del sistema sanitario italiano, avere il loro punto di vista, ha incrementato il mio interesse verso altri modi di agire". Un viaggio che servirà e tanto per il suo prossimo futuro: in autunno inizierà il suo ultimo semestre prima della laurea e le settimane passate in Italia è convinta che le serviranno non solo per raggiungere il suo primo obiettivo, ma anche dopo quando comincerà a mettere in pratica i suoi studi.