Silvio Berlusconi (foto: depositphotos)

Ospite di Radio Capital, Silvio Berlusconi ha dato la conferma definitiva della sua candidatura al Senato: "Ho accolto la richiesta di essere candidato in prima persona, guiderò la campagna con la stessa dedizione di quando sono sceso in campo 28 anni fa". Un impegno generoso da parte del Cavaliere, che però non ambisce alla presidenza del Senato: "Escludo la presidenza del Senato nel modo più assoluto".

La decisione di tornare a Palazzo Madama, però, non è una rivincita personale per il Cav: "Non penso alle vendette, allora è stata la Sinistra, io avevo una sentenza di frode fiscale di 7 milioni, quando avevo pagato 550 milioni di tasse. Hanno utilizzato la legge Severino in modo contrario alla Costituzione". Il presidente di Forza Italia, quindi, ha parlato delle riforme che verranno portate avanti se verrà eletto un governo di Centrodestra e, tra queste, c'è anche il Presidenzialismo, misura sostenuta da tempo dai partiti della coalizione: "Il presidenzialismo esalta la democrazia in Francia e Stati Uniti. Non è possibile quello che è successo in Italia, che dopo il mio governo non c'è stato alcun governo eletto dal popolo. Se entrasse in vigore il Presidenzialismo, Mattarella dovrebbe dimettersi, poi magari potrebbe essere eletto di nuovo". Le parole di Berlusconi non sono piaciute al Centrosinistra, soprattutto al leader del Partito democratico Enrico Letta: "Se oggi c'è un punto di unità nel Paese è Mattarella e ora dopo aver fatto cadere Draghi vogliono fare cadere Mattarella, è un preavviso di sfratto".

Il Centrodestra "attacca Mattarella mentre noi - ha affermato - lo difendiamo. Il fatto che il Centrodestra inizi la sua campagna con un attacco a Mattarella e la richiesta di dimissioni dimostra che la Destra è pericolosa per il Paese". "Questa dichiarazione è la dimostrazione di quello che noi diciamo: per battere la Destra l'unica alternativa è votare la coalizione che è nata attorno al Pd". Dopo le prime politiche, Berlusconi ha poi precisato di non avere mai attaccato il presidente Mattarella, "né mai ne ho chiesto le dimissioni. Ho solo detto una cosa ovvia e scontata, e cioè che, una volta approvata la riforma costituzionale sul Presidenzialismo, prima di procedere all’elezione diretta del nuovo Capo dello Stato, sarebbero necessarie le dimissioni di Mattarella che potrebbe peraltro essere eletto di nuovo”.

Si schiera con il Cav la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni: "ll presidenzialismo è una riforma seria che è anche economica, grazie alla stabilità si riesce a dare fiducia agli investitori". "Dopo aver cacciato Draghi adesso anche Mattarella. Non credo che Berlusconi sia più in sé. Berlusconi, non è Mattarella a doversi dimettere ma tu a non dover essere eletto. Ci stiamo lavorando", le parole che il leader di Azione Carlo Calenda ha consegnato a twitter.