Luciano Spalletti (Depositphotos)

di MIMMO CARRATELLI

È cominciato il campionato spezzato. Non si gioca da novembre a gennaio per il Mondiale in Qatar. Quindici turni fino all'interruzione che protrarrà al 4 giugno la conclusione del torneo. 
Si gioca a ferragosto, è cominciato anche il campionato del cooling-break. Ed è cominciato il campionato che non si vede: inizio disastroso di Dazn, schermi neri, misterioso errore 50-000-500, qualcosa non ha funzionato, siamo spiacenti. 
Ottime notizie da Verona. Fuochi di ferragosto del Napoli (5-2). Segnano tre attaccanti (Kvaratskhelia, Osimhen, Politano) e due centrocampisti (Zielinski e Lobotka). 
In attesa di Keylor Navas, Raspadori (contro la Juve in campo nella ripresa, pochi palloni giocati, testa già al Napoli?) e Ndombele, gli azzurri devono tenere il passo delle migliori. Al debutto vincono come le grandi, ma segnano di più (un gol più del Milan, tre più dell'Inter, due più della Juventus, quattro più della Roma). Napoli in testa fra le squadre vincenti per il miglior bottino di gol. 
Spalletti dice: "Il nostro mercato non è chiuso, servono giocatori importanti, ho perso dei leader". Il mercato si chiude a fine agosto, quattro turni di campionato in corso. Spalletti aggiunge: "Non posso promettere nulla". Ma poi si dà una scossa di ottimismo: "Questo Napoli farà innamorare i tifosi". Siamo in altalena fra scetticismo e speranze. Oh capitan, c'è una squadra in mezzo al mare. 
A Verona è un tiro a segno azzurro (25 conclusioni, otto in porta), i tifosi si innamorano. Il Napoli rifila due gol al Verona tutto chiuso del primo tempo, gliene rifila tre quando i veneti si distendono in attacco e si scoprono nella ripresa. Il palleggio del Napoli ha schiantato il Verona (80% possesso azzurro nel primo tempo, 67% nella ripresa). 

LE GRANDI - Nei quartieri alti, il Milan sembra già pronto (4-2 all'Udinese), compatto, convinto, consapevole, il belga De Katekaere (22 anni) è il fuoriclasse che mancava. I rossoneri puntano con notevoli chance alla seconda "stella", il ventesimo scudetto della loro storia. L'Inter è la solita, è tornato Lukaku, è andato via Perisic, la squadra perde spesso il filo del gioco e non esprime appieno il grande potenziale della "rosa", a Lecce ha vinto in extremis (2-1) schierando nel finale Dumfries (gol di pancia al 95') e Dzeko in aggiunta a Lukaku e Lautaro. 
Nella seconda fascia, la Roma con poco Dybala (un palo), molto Zaniolo e Wijnaldum nel finale fallisce tre palle-gol ma vince a Salerno 1-0 (assurdi cori contro Napoli) con un goleador a sorpresa, Bryan Cristante. La Juventus, dopo la batosta in amichevole contro l'Atletico Madrid, piega il Sassuolo (3-0) cominciando con un confuso 4-5-1 e poi con un 4-3-3 punisce gli errori difensivi degli emiliani. Sul due a zero (rigore di Vlahovic dopo il gol di Di Maria), Deniz Akalin, seconda moglie, turca, di Andrea Agnelli, stampa un bacio sulla bocca del presidente bianconero liberandolo dall'angoscia del match. 
NAPOLI - Non convocato Fabian Ruiz per possibile destinazione Parigi, ai box Simeone per ritardi burocratici, partiti Koulibaly (domenica, gran gol al Tottenham), Insigne, Mertens, Petagna al Monza, Ospina, svanito Ghoulam, il Napoli parte bene al Bentegodi contro un avversario che spesso e volentieri ha fatto male agli azzurri. Stavolta è stato il Napoli a fargli malissimo. 
Spalletti presenta il 4-3-3 provato nelle amichevoli. Zielinski è il terzo di sinistra del centrocampo. Soluzione azzeccata contro un Verona che si abbassa. Zielinski non è un mediano, è una mezz'ala offensiva. Col Napoli che conduce il gioco va bene, ma contro avversari che attaccano il polacco non copre e non difende. A Verona, col Napoli che ha dominato, Zielinski è stato splendido, persino in gol per il tre a due con un tocco sotto davanti al portiere, azione veloce a tre tocchi in profondità: Mario Rui-Kvaratskhelia-Zielinski. L'azione-gol più bella ed essenziale. 
GLI ACQUISTI - In campo Kvaratskhelia (l'azzurro che ha tirato più in porta, quattro volte, il gol dell'uno a uno di testa sul cross di Lozano, più l'assist del tre a due, marcato da Dawidowcz e raddoppiato da Tameze) e Kim (uno svirgolone accidentale, imbattibile di testa, due volte a spegnere il tiro-gol di Lasagna al 23' e al 42', un lungo sprint come faceva Koulibaly). Due acquisti convincenti. Olivera è entrato all'83' sostituendo Mario Rui (gran partita del portoghese). 
Lobotka (persino un gol da centravanti) e Anguissa (colpo di testa e palo) hanno comandato il gioco alla grande. Lozano ha mandato fuori-giri il difensore argentino Amione (1,89) sino al cross del primo gol (37' Kvaratskhelia per l'uno a uno). Osimhen un gol facile per il due a uno, dopo averne sbagliato uno facilissimo, e ha poi dato a Politano la palla del quinto gol. 
Costringendo il Verona a subire sono saliti al proscenio degli assist i difensori che spingevano, Di Lorenzo per il gol di Osimhen, Mario Rui per la rete di Lobotka. Meret senza colpe sui gol subiti e due uscite perentorie, una di pugni e una presa volante. 
ORCHESTRA - Napoli grande orchestra. Manovra ragionata nel primo tempo per snidare il Verona tutto raccolto negli ultimi trenta metri, più veloce e verticale nella ripresa quando la squadra veneta attaccando si è scoperta. 
I due gol del Verona (1-0 Lasagna, 2-2 Henry) sono stati sfregi occasionali alla partitissima del Napoli. Gli azzurri non hanno mai accusato il colpo continuando a macinare gioco, avversari e gol. 
Cinque reti e sette occasioni: due parate di Montipò su Zielinski e Kvaratskhelia, gol falliti da Osimhen, Lozano, Politano e Zerbin, il palo di Anguissa. 
Spettacolare l'azione volante del quinto gol: Lobotka esce dalla fase difensiva e innesca Di Lorenzo, dal terzino a Politano che restituisce palla al difensore che mette in area, Osimhen tocca per Politano e palla in rete. 
Il Verona lotterà per la salvezza, il Napoli per la sorpresa. 
FUTURO - Nel primo spezzone di questo girone d'andata, il Napoli avrà trasferte pesanti contro Fiorentina, Lazio, Milan, Roma, Atalanta. In casa affronterà avversari di medio calibro: Monza (domenica prossima), Lecce, Spezia, Torino, Bologna, Sassuolo, Empoli, Udinese. Dovrà costruire la sua classifica al "Maradona".