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di Franco Esposito

L'energia a prezzi strotosferici. Alle stelle le materie prime. Diventa oro la carta. Sì, la semplice carta con suoi costi in continuo rialzo mette in crisi interi settori dell'economia. Nel campo editoriale gli editori rinunciano alla ristampa di libri anche importanti. La scuola è nella peste, leggi alla voce libri di testo. "Il sapere diventa un lusso", ad annunciare la stangata in arrivo. Seicento euro a studente, facile quindi spiegare il perchè di quella considerazione che allarma milioni di famiglie. Lievita il prezzo, quindi la spesa, dai quaderni ai dizionari, più dieci per cento. 

Crescono i prezzi, di tutto. Anche di penne e sussidiari. Il Liceo classico è più caro per il terzo anno consecutivo. Un'imparabile escalation, decisamente insostenibile per le tasche delle famiglie. "Manca la carta, colpa della guerra in Ucraina", intriso nel dolore il grido di  Francesco Manna, consigliere nazionale di Ali-Confcommercio, Associazione Librai Italiani. "Sarà un anno difficile per i librai, Gli editori riducono il margine alle librerie, siamo passati dal 25% sul prezzo di copertina ad appena il 15% sulle vendite". Come dai tetti di spesa fissati per legge dal Ministero dell'Istruzione. 

I librai si ritengono i più penalizzati. I guadagni ridotti all'osso, il settore è in piena emergenza. Qua e là addirittura in agonia.  Come reagire, cosa fare? I librai pensano di dover puntare su edizioni miste con il digitale. Laddove gli studenti puntano sull'usato a caccia via social. L'unico argine possibile al cospetto del dilagante proibitivo aumento dei dizionari di greco, latino, inglese. 

Al trillo della tradizionale campanella mancano ormai pochi giorni. Il ritorno a scuola, per molte famiglie, si ripercuoterà pesantemente sul portafogli. L'aumento dal costo della carta, +70%, porterà a un'impennata dei costi di libri, dizionari quaderni, mentre quello dei combustibili farà fluttuare verso l'ato tutto il materiale scolastico, dagli zaini agli astucci. Difficile che i limiti di spesa vengano rispettati, in dispregio del tetto fissato dal Ministero nel 2013. 

Il costo dei vocabolari, tra gli 80 e 100 euro, costringerà una famiglia, come detto, a sborsare almeno 600 euro per il figlio che inizia il percorso scolastico alle superiori. Una botta impossibile da parare. 

L'acquisto dei libri per la scuola primaria non si ripercuote invece sulle famiglie. É a carico del ministero dell'Istruzione e degli Enti Locali. Gli editori hanno l'obbligo di attenersi al costo fissato dal MI per l'anno scolastico 2022-2023: 3,771 per i testi di lingua straniera nella classe prima fino a 24,50 per i sussidiari delle classi terze. Una famiglia che quest'anno avrà un figlio in prima  media dovrà spendere al massimo 294 euro per i libri di testo; 117 per quelli di seconda; 132 se andrà in terza media, 

Al liceo scientifico gli anni più cari e costosi al liceo sono il primo e il terzo. La spesa sarà per ciascuno di 329 euro. Mentre più bassi saranno i costi per gli studenti che frequentano gli istituti professionali.. Dovendo però spendere, le loro famiglie, molto di più in attrezzature personali per le attività di laboratorio, La prima classe del Professionale, settore Industria e Artigianato specializzazione in Manutenzione e assistenza tecnica, costerà in libri appena 244 euro, La più economica in assoluto. 

Ma come vanno le cose per le famiglie che avranno figli al liceo classico? Il tetto di spesa ministeriale per il primo anno è fissato a 375 euro., Il più alto in assoluto di tutti gli indirizzi, al medesimo livello di spesa della prima classe del liceo linguistico. Fanno lievitare i costi e le spese per i vocabolari. Trecento euro riducibili se il volume viene acquistato usato o da condividere eventualmente con i fratelli maggiori. Ma c'è di più: il costo dei libri di testo per la terza classe dei liceo classico: pesa sul bilancio familiare 382 euro. Di più caro non c'è nulla, in ambito scolastico. 

L'unico vantaggio è rappresentato dal libro usato. Abitudine scolastica con oltre cento anni di vita a Napoli. Le famiglie  sperano di reperire sul mercato il 60% dei libri già in uso lo scorso anno. Sperano, confidano nell'usato. L'escamotage viene utilizzato dalla scuole per ovviare al superamento del tetto ministeriale. I testi "consigliati" per l'edizione vengono indicati dal collegio dei docenti solo nel caso in  cui rivestano carattere monografico o di approfondimento delle discipline di riferimento. Ne sono quindi esclusi i lbri di testo. L'escamotage si trasforma talvolta in paradosso: non giova al portafogli delle famiglie. Infatti lo Stato, tra le misure del welfare studentesco, stanzia ogni anno milioni di euro per l'acquisizione di testi da fornire in comodato ai meno abbienti, 

Aumenti esasperati, costi a livelli pazzeschi. Tutto ciò si inquadra in quella che viene definita "la scomparsa della carta". Sempre più rara e cara a causa del costo dell'energia alle stelle e alla domanda che supera l'offerta. In Italia, nel 20121, la produzione di carta è stata di oltre 9,6 milioni di tonnellate. Il 20% assorbito dall'edilizia, un altro 20% per usi igienico- sanitari, il 60% in imballaggi. Che hanno fatto la parte del leone.