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di Riccardo Galli

Per fortuna una, uno, anzi tutti viviamo ancora nel mondo reale. Quello dove si va a fare la spesa, si trova e si paga tutto. Magari con prezzo aumentato ma certo nel mondo reale non è impossibile o difficilissimo o inarrivabile procacciarsi il cibo quotidiano. Per fortuna viviamo tutti nel mondo reale quello dove se per disgrazia si deve andare in ospedale, in ospedale nessuno spegne la luce in sala operatoria o in corsia perché la bolletta è troppo alta. Per fortuna nessuno vive davvero nel mondo dei titoli dei giornali che informano (?): Ospedali, cure e rischio oppure Tsunami nel carrello della spesa.

Sarà dura ma così è tragicomico - Sarà dura affrontare, combattere nel mondo reale con una inflazione stimata oggi sopra l’otto per cento. Dura, anzi durissima. Reali decurtazione della capacità di acquisto di redditi che non possono tenere il passo dell’inflazione. Dura, non solo perché finita l’era dell’abbondanza come dice Macron. Abbondanza finita, frase urticante quella di Macron per quasi tutti noi che a quella abbondanza abituati dalla nascita la consideriamo come un diritto acquisito e inalienabile, anzi da estendere. Non solo la fine dell’abbondanza garantita e low cost, una fase, chissà quanto lunga e profonda, di meno, di segno meno. Su tutto, per tutti noi. Sarà, è già dura. Ma a misura di questa comunicazione, a prendere sul serio i suoi format e il suo vocabolario, siamo già tornati nelle caverne o lo faremo nelle prossime settimane. Si spegneranno tutte le luci, vivremo nella glaciazione dei 19 gradi non di più di riscaldamento, ospedali non cureranno più causa choc anafilattico da contatore, tsunami nel carrello e nella borsa della spesa e quindi frigo, se ancora acceso, vuoto e lavatrice….lavatrice? Meglio tornare ai panni al fiume. Che senso ha tragicomicamente gonfiare oltre, molto oltre le dimensioni del plausibile? Che vezzo è questa pigrizia, questa indulgenza, questa genuflessione alla frase, anzi alla parola di cui si uccide il significato reale riducendola ad un rumore di sillabe e consonanti?