Nicola Zingaretti (foto Depositphotos)

di Lucio Fero

Pd eccolo. Al naturale. Non il partito che si vuole e si dichiara riformista, cioè impegnato ad una ridefinizione dei connotati di un sistema socio economico distorto, distante e distratto da quello che può essere definito come interesse generale, cosa pubblica. Al naturale, cioè un partito impegnato come gli altri alla difesa e premiazione degli assetti esistenti, per quanto storti e distorti possano essere. Pd eccolo. Con fare orgoglioso e trionfante Zingaretti presidente Regione Lazio e candidato di punta e peso per le elezioni politiche del 25 settembre annuncia: “Chi abita nelle case popolari non pagherà aumento delle bollette, lo farà la Regione”.

Anche gli abusivi e i morosi? - Nel suo piccolo (ma non tanto piccolo) l’esenzione dall’aumento delle bollette apparecchiata con orgoglio dal Pd nel Lazio per chi sta in case popolari ben esemplifica la politica sociale del Pd. Nelle case popolari a Roma un abitante su tre è abusivo, occupa quella casa senza diritto, la occupa e ci abita in nome di una riuscita prepotenza, Prepotenza diventata status. E nelle case popolari uno su due di chi ci abita non paga o paga raramente il canone, basso, di affitto. A loro, anche a loro, Zingaretti annuncia e destina i soldi del sostegno pubblico, sono loro, anche loro, i destinatari del Welfare. Lo stesso fenomeno avviene in campo fiscale: chi dichiara sotto i 25 mila euro lordi di reddito ottiene bonus e sostegni, chi dichiara 15 mila euro di fatto non paga tasse, chi dichiara sopra i 35 mila euro è di fatto escluso dal welfare. Ma le dichiarazioni sono false e infedeli, falsata è la geografia dei redditi. E chi nasconde redditi reali dietro dichiarazioni false viene premiato in termini di welfare, proprio come gli abusivi e i morosi della case popolari cui Zingaretti porta omaggio. Pensa di far socialismo Zingaretti, fa solo copertura di segmento elettorale.

Zingaretti: viva lo scostamento di bilancio - Pagherà la Regione dice Zingaretti. E chi è la Regione? E’ il denaro pubblico, il denaro dei contribuenti del Lazio. E come farà la Regione a pagare? Dice Zingaretti con soddisfazione: aumentando il debito della Regione. Debito che è già montagna, anzi catena montuosa dalle alte vette, che mai sarà una collina di debito in più per pagare aumento bollette a famiglie davvero bisognose e anche a quelle fintamente bisognose? Il pagherà la Regione di Zingaretti è un inno allo scostamento di bilancio, al fare più debito sempre. Quel che il Pd riformista calcola e indica, dice e mostra essere una scelta neanche tanto alla lunga insostenibile. Quel che il Pd al naturale, il Pd alla Zingaretti indica, dice e mostra come il sole artificiale del presente: fabbricare soldi fingendo sia gratis e distribuirli a chi si veste meglio da vittima sociale. Non certo a caso Zingaretti, insieme al gran filosofo politico de noartri, Bettini, sognava fusione di missioni e intenti tra Pd e M5S e indicava Conte come il punto di riferimento del progressismo italiano. Non a caso nel Pd è pieno di vedove e orfani del populismo alla M5S. Non a caso Zingaretti, annunciando l’elargizione a chi abita in case popolari, dà appuntamento al M5S con un affettuoso ci rivedremo presto.