Matteo Salvini (foto depositphotos)

Un colpo alla botte, l’altro al cerchio. O, se preferite: una sorta di doppia “incoronazione, riservata prima a Matteo Salvini, poi a Giorgia Meloni. Con una predilezione indiscussa per quest’ultima. Parole e musica: Ignazio La Russa, vicepresidente del Senato e co-fondatore di Fratelli d'Italia (partito di cui la “pasionaria romana” è presidente). Parlando con i giornalisti a Milano in occasione della presentazione dei candidati di Fdi alle elezioni del 25 settembre nel capoluogo lombardo e in provincia, l’esponente politico ne ha approfittato, infatti, per fare il punto sullo stato di salute della coalizione di centrodestra. In primis sulla “squadra” dei ministri in caso di successo alle urne. Squadra che per ora non sarà resa nota, contrariamente a quello che pure aveva annunciato, in un primo momento, Salvini quando, giorni fa, precisò che, prima del voto, sarebbe stato reso noto l’identikit di “qualche ministro”. La Russa ci ha tenuto a precisare che quella del leader del Carroccio era solo "una proposta che non scandalizzava” ma che tuttavia “non è stata tradotta in realtà”. In soldoni: “siamo arrivati alla fine e la lista di ministri si farà dopo” ha ribadito La Russa. Per la serie: non si farà come aveva detto l’ex ministro dell’Interno, punto. E a proposito di Salvini: il senatore meneghino viene dato tra i candidati più forti tra le file del centrodestra Pace fiscale, scostamento di bilancio, flat tax: se ne è parlato ieri nell’ambito della kermesse organizzata da Confcommercio per incontrare i leader di partito in vista delle Politiche. Una delle principali richieste avanzate dall’associazione dei commercianti prevede la riforma del “reddito di cittadinanza, con più netta distinzione tra interventi di contrasto alla povertà e interventi finalizzati all'occupabilità, rafforzandone le condizionalità". L'associazione ha anche chiesto di "introdurre misure di riduzione del cuneo fiscale e contributivo sul costo del lavoro, rivedendo forme improprie di solidarietà tra settori economici (come ad esempio il contributo malattia) e prevedendola detassazione degli aumenti contrattuali". "Le imprese chiedono risposte immediate all'emergenza energia in raccordo con l'Europa, stabilendo in primis un tetto al prezzo del gas, una migliore spesa pubblica e un riordino del sistema fiscale, politiche a sostegno dell'innovazione, del lavoro e della transizione energetica e chiedono di concentrare le risorse su queste priorità per superare le emergenze che minacciano la ripresa economica e la stabilità del nostro Paese" ha detto il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli. per ambire al Viminale, lui che su quella poltrona si è già accomodato in occasione del primo governo Conte (quello gialloverde, con i 5 Stelle): ma “io lo vedo bene ovunque, in qualunque ministero, tranne che come… presidente del Consiglio, perché lì vedo meglio Giorgia Meloni naturalmente” ha commentato La Russa, senza nascondersi. Dopo il bastone, ecco la carota: “per il resto, ho grande stima di Salvini” ha concluso.