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"Siamo un gruppo di scienziate, scienziati e manager della scienza che ritiene che il futuro del nostro Paese dipenda in modo rilevante dalla qualità, dalla quantità e dalla capacità di programmare la ricerca scientifica": così si apre una lettera inviata a tutti i leader politici in vista delle prossime elezioni, da alcune delle maggiori menti scientifiche del Paese per presentare e sostenere un piano quinquennale per la ricerca pubblica, liberamente consultabile sul sito dell'Accademia dei Lincei.

I firmatari

Tra i firmatari, insieme al Premio Nobel, Giorgio Parisi (Vicepresidente dell'Accademia dei Lincei) compaiono Ugo Amaldi, fisico, Presidente Emerito della Fondazione TERA; Angela Bracco, fisica, Università di Milano, Presidente della Sif; Cinzia Caporale, Etica e Integrità nella Ricerca, Cnr; Luisa Cifarelli, fisica, Università di Bologna; Daniela Corda, biologa, Cnr; Paolo De Bernardis, astrofisico, Sapienza Università di Roma; Massimo Inguscio, fisico, Università Campus Biomedico, Roma; Massimo Livi-Bacci, demografo, Accademia dei Lincei; Luciano Maiani, fisico, Sapienza Università di Roma; Alberto Mantovani, immunologo, Humanitas University, Milano; Alberto Quadrio Curzio, economista, presidente emerito dell'Accademia dei Lincei; Angela Santoni, immunologa, Sapienza Università di Roma; Lucia Votano, fisica, Laboratori di Frascati dell'Infn.

Le preoccupazioni per il futuro

"I fondi del Pnrr hanno dato al nostro Paese una grande opportunità - scrivono i firmatari - Ma questi progetti non riguardano che alcuni temi di ricerca e, comunque, una volta terminati i fondi del Pnrr cosa succederà? Che fine faranno i progetti iniziati? Come saranno finanziate, nel frattempo e successivamente, le ricerche non considerate dal Pnnr?". Per dare risposta a questi quesiti i sostenitori dell'appello chiedono alla politica di prendere in considerazione e discutere in campagna elettorale il piano per la ricerca, "dettagliato nei contenuti e nelle coperture finanziarie".