Lo spiega l'avv. Romolo Reboa, titolare con il figlio Massimo di uno studio con sede a Roma e negli Stati Uniti a Ft. Lauderdale, che da sempre si è dedicato a cause sociali che comprendono anche i connazionali all'estero come l'esposto del 5 settembre  riguardante Nord e Centro America. "Siamo di fronte all'illegalità eretta a sistema. Ci sono aberrazioni scandalose del meccanismo di voto per gli italiani all'estero"

di ROBERTO ZANNI

"Anche 'Soccorso Legale Tricolore' sta denunciando Aldo Lamorte. Siamo di fronte all'illegalità che viene eretta a sistema e sbandierata come un trofeo - spiega l'avv. Romolo Reboa - purtroppo è l'Italia e non la Tortuga, l'impero della filibusta". Aggiunge il figlio, l'avv. Massimo Reboa: "Se una volta il furto veniva punito anche in maniere terribili, oggi il furto del voto viene premiato con un selfie sui social e un video su YouTube".  Una linea diretta Italia-Stati Uniti, il fulcro attorno al quale ruotano una pluralità di studi legali internazionali e un progetto importante che porta un nome significativo 'Soccorso Legale Tricolore'. L'ha lanciato Reboa Law Firm, oltre quarant'anni di esperienza e di successi, fondato a Roma nel 1979 dall'avvocato, ma anche giornalista, Romolo Reboa. Una lunga scia di processi civili, penali e amministrativi che hanno avuto come protagonisti istituti di credito, enti pubblici e ospedalieri, ma anche tanta gente comune, perchè è il sociale che coinvolge da sempre l'avv. Reboa che, nella sua sede statunitense, a Ft. Lauderdale, può contare sull'apporto competente e fidato del figlio, l'avv. Massimo. Cos'è 'Soccorso Legale Tricolore'? Lo spiega, in maniera eloquente il logo: un ombrello con il bianco-rosso-verde italiano circondato dalle stelle che rappresentano l'Unione Europea e sotto al quale, avvolti dai colori delle bandiere di diversi Paesi del mondo, ci sono tante persone. Perchè l'obiettivo, che si può definire missione, di Romolo e Massimo Reboa è di tutelare gli italiani all'estero.

Gli avvocati Massimo e Romolo Reboa

FRODI DAL NORD AL SUDAMERICA - All'inizio di settembre la denuncia-esposto presentata nell'interesse di Andrea Di Giuseppe, poi eletto alla Camera per Fratelli d'Italia domenica scorsa, che riguarda la ripartizione Nord e Centro America dove su 437.802 nominativi presenti nella lista elettorale, ce n'è oltre un quarto (124.576) con età superiore ai 70 anni e quasi 24.000 dai 90 in su... Ora lo fa con noi anche nei confronti di Aldo Lamorte, che come abbiamo raccontato-denunciato (con prove video), ha votato due schede mostrando il certificato elettorale di un'altra persona.  "Possiamo dire che all'estero ci sono italiani considerati di serie B - spiega l'avv. Romolo Reboa - si tratta quindi di una partita sociale, etica. Io e Massimo abbiamo creato 'Soccorso Legale Tricolore' perchè da sempre, e mio figlio mi ha seguito, sono stato impegnato nelle difese sociali: dalle famiglie di Rigopiano (la tragedia del 2017 ndr) a quelle di Milano per le morti del Covid. Solo gli ultimi casi di risonanza nazionale, ma soprattutto tutte quelle persone senza nome, che avevano bisogno di un aiuto e l'hanno trovato da noi. Perchè riteniamo, attraverso la nostra storia familiare lunga centinaia di anni, che sia necessario l'impegno sociale". E il voto all'estero, come la cittadinanza, rappresentano ora due percorsi importanti per gli avvocati Reboa. "Siamo stati l'altra domenica in Corte d'Appello per difendere la regolarità del voto - ha concluso - e quello degli italiani all'estero è legato a una situazione sostanzialmente di non funzionalità dei sistemi delle Ambasciate e dei Consolati dove ancora oggi vengono ritenute valide norme dichiarate incostituzionali e in sede giurisdizionale l'Avvocatura dello Stato si difende dicendo che le stesse, sì sono incostituzionali davanti ai tribunali, ma non nei Consolati: abbiamo delle aberrazioni nei confronti degli italiani che sono qualcosa di scandaloso. Questo è il meccanismo".