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Franco Esposito

Prepariamoci, è in arrivo anche la stangata invernale. Conti  triplicati per le famiglie a Palermo, La simulazioni effettuate sulle bollette del gas portano a questa conclusione: il salasso per le famiglie sarà di oltre quaranta euro al giorno per le abitazioni delle classi energetiche peggiori. Galoppa, intanto, l'inflazione. Riscaldare la casa costerà in botto di soldi. Ma il peggio dovrà ancora arrivare.  Anche se in ambiti extra familiari è già arrivato. 

La grande frenata dell'economia colpisce il lavoro. In un mese bruciati oltre 70mila posti di lavori. Sissignori, avete letto la notizia in maniera corretta: sono spariti 70mila posti di lavoro. 

Nel confronto annuale, comunque, il bilancio resta positivo  grazie a ai precari e agli autonomi. In picchiata invece gli impieghi fissi. L'unica fasca di età con numeri positivi è quella degli under 24. Il tasso di disoccupazione è del 7,8 a fine agosto. Cioè ai minimi, escluso ovviamente il periodo del lockdown, Il dato risente inoltre della crescita numerica degli inattivi. Ovvero di coloro che non erano al lavoro,  ma neppure lo cercano, ritenendo di non poterlo comunque trovare. 

Al conto bisogna aggiungere i disoccupati, ovvero coloro che cercano il lavoro: ad agosto sono calati a 1 milione e 944mila. Meno 31mila su luglio 2022; addirittura meno 319mila a agosto 2021. 

L'inflazione è da record, all'8,9 per cento. Rincarano gli alimentari dell'11 per cento, non accadeva dal 1984. "Non seguiamo la Fed, alziamo i tassi ma con gradualità", indica la strada Ignazio Visco, governatore di BankItala. "Non vedo perchè dobbiamo legarci le maji con incremeenti dei tassi straordinariamente elevati come altrove". Visco ammonisce, in particolare, non evita di parlare di trasferimenti. "C'è il pericolo dion incidere su un'inflazione ancora trainata dai cosii dell'energia". 

Un insidia, un pericolo, o che cosa? Visco lancia occhiate a  treecentosessanta gradi, laddove evidente è la verità. Il governatore di BankItalia ammonisce sui "pericoli per la stabilità del sistema finanziario, con ripercussioni per tutta l'area dell'euro". Obiettivo e realista il governatore di Bank, l'uomo di conti non si lascia prendere dall'ottimismo. 

La via d'uscita dalla spirale, secondo il governatore di BankItalia, è "dare una risposta incisiva e provvedere con un pagamento adattivo". Il pragmatismo adattivo. 

L'agenzia di rating Moody ha deciso di non toccare il giudizio sull'Italia appena uscita dal voto. 

Le fiammate dei prezzi continueranno a intensificarsi anche nel prossimo mese. Stavolra l'accelerazione è reperibile anche nel paniere, e non solo nella componente energetica. Al netto del giudizio dell'Istat ("è necessario risalire a luglio 1983, quando si registrò una variazione tendenziale del più 12,25), per rrovare una così forte crescita dei prezzi del carrello della spesa, su base annua, superiore a quella di settembre 2022. Più 11,1%. 

Proprio sull'inflazione la Fondazione Cesin ha organizzato un evento in cuo è stata affermato che "l'inflazione elevata e i ripetuti errori nelle nostre proiezioni hanno messo in dubbio la nostra credibilità". Il fattore chiave che condensa in sì e misura "l'ancoraggio delle aspettative d'inflazione a medio termine. L'aiuto a prevenire l'innesco di pericolose spirali tra pezzi e salari". 

Visco è dell'idea che una recessione indotta rappresenti un rischio non cosi remoto. "I rialzi dei tassi potrebbero avere più forti sull'inflazione un certo rallentamento". Il rischio sarebbe quello di innescare o amplificare una recessione senza aver avuto in precedenza effetti particolarmente visibili sull'inflazione. Il quadrosi presenta comunque complicato. "Occorre prudenza senza irruenza. Se poi il deterioramento delle prospettive si rivelasse peggiore del previsto, sotto forma di un eccessivo anticipo nella  normalizzazione dei tassi ufficiali, verrebbe minata la fiducia del pubblico nelle azioni delle banche "rendnedo paradossalmente più difficile il mantenimento della stabilità dei prezzi". 

Ignazio Visco ritiene che i rischi risultino ampliati per effetto del rapido deterioramento del quadro macroeconomico, "sia nell'area dell'euro sia nel resto del mondo, e dal fatto che tutte le principali banche centrali stanno alzando notevolmente i tassi ufficiali con effetti negativi reciproci difficili da quantificare". 

I mercati finanziari, poi,  potrebbero accusare "una possibile frammentazione lungo i confini nazionali con eventuali inasprimento delle condizioni finanziari superiore a quanto ritenuto opportuno per contenere l'elevata inflazione". 

Inflazione è la parola che allarma e terrorizza tutti noi, Dovesse salire ancora di più, ci troveremmo nel mezzo di una tempesta perfetta. 

Incrociare le dita non basta, ci vuole ben altro.