Foto di repertorio (Depositphotos)
ROMA – A Kiev si sono registrate una serie di esplosioni nell'area centrale della città, dopo mesi in cui la capitale dell'Ucraina era stata risparmiata dai bombardamenti nell'ambito del conflitto con l'esercito russo che prosegue da fine febbraio. A darne notizia sul suo canale Telegram è stato stamani il sindaco Vitali Klitschko riferendo che sono state colpite "infrastrutture importanti" e che ci sarebbero "vittime", senza ancora fornire un bilancio esatto. Quindi ha chiarito: "I soccorritori sono all'opera". Proprio lo staff del primo cittadino ha inviato a Dario Nardella, sindaco di Firenze e presidente di Eurocities, un video che riprende le strade di Kiev dopo le esplosioni. "Tutto questo è terribile e inaccettabile", ha twittato Nardella condividendo le immagini.
PROSEGUONO I BOMBARDAMENTI RUSSI SULL'UCRAINA

Svetlana Vodolaga, del servizio di emergenza statale dell'Ucraina, ha aggiunto: "Ci sono feriti e morti a seguito di diverse esplosioni a Kiev e in varie località". Nella scorsa notte l'esercito russo ha continuato a bombardare anche altre aree tra cui la città di Zaporizhzhia e la città portuale di Mykolaiv. Stamani, attacchi sono stati denunciati anche su Dnipro.

MEDVEDEV SUL PONTE ESPLOSO: "UCCIDEREMO I TERRORISTI"
Tali azioni giungono a due giorni da un attacco rivendicato da Kiev che ha distrutto il ponte di Kerch, che collega la Russia alla penisola di Crimea, territorio rivendicato da Mosca. Stamani, in una intervista rilanciata dall'agenzia russa Tass, sull'attacco al ponte di Kerch è intervenuto il vicepresidente del Consiglio di sicurezza Dmitry Medvedev il quale ha parlato di "un atto terroristico e di un sabotaggio commesso dal regime criminale di Kiev", rispetto al quale "la Russia può rispondere solo uccidendo direttamente i terroristi, come è consuetudine in altre parti del mondo. Questo è ciò che i cittadini russi si aspettano".

ZELENSKY: "RUSSIA SIA INSERITA TRA GLI STATI TERRORISTI"
Ieri, anche il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky ha accusato il governo di Mosca di "terrorismo" e ha lanciato un appello alla comunità internazionale affinché "inserisca la Russia nella lista degli Stati terroristi"

USA RIDIMENSIONANO L'ALLARME ARMAGEDDON NUCLEARE
Ancora ieri uno dei principali portavoce del Pentagono, John Kirby, ha invece ridimensionato l'allarme lanciato dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden, che due giorni fa aveva parlato di "Armageddon nucleare" da parte del Cremlino, dicendosi convinto che "il rischio di un attacco nucleare da parte di Mosca è ai livelli della crisi di Cuba del 1962". Affermazioni che, ha chiarito Kirby, "non poggiano su nessuna nuova informazione specifica" a disposizione della Casa Bianca.