È un Papa Francesco preoccupato quello che si è affacciato ieri su piazza San Pietro, per il consueto Angelus domenicale. Sono mesi che il Santo Padre non perde occasione per denunciare ciò che sta accadendo ai confini dell’Europa, una guerra che fa paura via della possibilità che la Russia scelga di colpire il nemico con bombe atomiche. Nonostante da più parti sia arrivata la notizia che non sia intenzione di Punti di usare l’atomica, la preoccupazione del mondo è tanta e Francesco si è fatto carico di denunciare questo rischio. “C’è il pericolo di una guerra nucleare, dobbiamo imparare dalla storia”. Bergoglio ha voluto ricordare quanto accaduto 60 anni fa, con la crisi dei missili tra Stati Uniti e Cuba. “ Non possiamo dimenticare il pericolo di guerra nucleare che allora minacciava il mondo. Perché non imparare dalla storia? Anche in quel momento c’erano conflitti e grandi tensioni, ma si scelse la via pacifica”, ha spiegato Francesco. Oltre alla guerra, il pensiero è andato anche ai migranti, riprendendo la canonizzazione di Giovanni Battista Scalabrini e Artemide Zatti. “Il vescovo Scalabrini, che fondò due congregazioni per la cura dei migranti, una maschile e una femminile, affermava che nel comune camminare di coloro che emigrano non bisogna vedere solo problemi, ma anche un disegno della provvidenza”, ha detto il Papa, che però ha poi concluso con parole più forti, “È scandalosa l’esclusione dei migranti! Anzi, l’esclusione dei migranti è criminale, li fa morire davanti a noi”.