MENDOZA - Punire i colpevoli per non infangare l'onore e i diritti degli italiani all'estero. A chiederlo è il Comites di Mendoza che, all'assemblea del 10 ottobre scorso, ha discusso sui brogli elettorali emersi durante lo spoglio dei voti "argentini" alle elezioni politiche del 25 settembre scorso.
I consiglieri del Comites – che comprende le Province di Mendoza, San Juan e San Luis – in questa occasione hanno aggiunto la loro condanna a quella espressa da altri per il tentativo di condizionare l'esito del voto. Un fatto "riprovevole e vergognoso" che getta un'ombra su "tutto quello per cui abbiamo lottato da sempre: la possibilità del voto degli italiani all'estero".
"Secondo quanto riferito dai rappresentanti di lista presenti allo scrutinio, - ricorda il Comites di Mendoza – migliaia di schede con colore diverso e l'intestazione sbagliata ("Camera dei Diputati") che riportavano il voto ad uno stesso partito e con la preferenza per uno solo dei candidati, sarebbero la causa dei più di 38000 voti annullati alla Camera e 22000 al Senato nei soli seggi dell'Argentina. Questo tentativo di frode elettorale merita tutto il nostro ripudio e la nostra ferma condanna come consiglieri del Comites e rappresentanti di una comunità di oltre 83mila italiani registrati nella nostra Circoscrizione".
"Per questo motivo, - prosegue il Comites – rinnoviamo la nostra fiducia nel funzionamento del Sistema Giudiziario, affinché venga chiarito quanto accaduto e, di conseguenza, siano applicate le sanzioni che corrispondono ai responsabili".
Quanto al voto all'estero, il Comites sostiene che "l'attuale sistema elettorale non regge più: lo abbiamo sempre detto. Le forze politiche italiane presenti nel nuovo Parlamento dovranno intervenire al più presto nelle modifiche necessarie della Legge per superare le attuali criticità. Siamo certi che per il nuovo Consiglio Generale degli Italiani all'Estero, il nuovo Parlamento ed il nuovo Governo, quanto esposto sarà tra le priorità dei loro lavori". Nell'auspicio che "contribuiranno con i loro propri giudizi e con le loro proposte a tale modifica", il Comites conclude affermando che "non si devono manipolare l'onore e i diritti degli italiani residenti all'estero".