Sergio Mattarella (foto depositphotos)

È ufficialmente partito il conto alla rovescia per la formazione del nuovo governo. Il primo, nella storia del Paese, con un premier (Giorgia Meloni) espressione diretta del partito della destra (Fratelli d’Italia). Ieri sono cominciate le Consultazioni al Quirinale. Come da prassi, il Capo dello Stato ha ricevuto per primi i nuovi presidenti delle due Camere: alle 10 quello del Senato, Ignazio La Russa, alle 11 quello della Camera, Lorenzo Fontana.

Successivamente è toccata ai rappresentanti delle opposizioni. A quanto si apprende, nel pomeriggio, Sergio Mattarella ha sentito telefonicamente anche il presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano. Sul Colle si sono accomodati, via via, i rappresentanti delle autonomie (SVP-Patt, Campobase, Sud Chiama Nord), quelli del Gruppo Misto; poi, a seguire, i parlamentari di Alleanza Verdi e Sinistra (del Misto); i gruppi parlamentari di Azione-Italia Viva-R.E. e, per concludere, i rappresentanti del Movimento 5 Stelle e quelli del Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista.

Piuttosto all’unisono le dichiarazioni dei parlamentari di minoranza. “Sui diritti civili non solo non bisogna fare passi indietro, e su questo ci opporremo, ma occorre conquistare nuovi spazi in avanti come chiedono le nuove generazioni” ha detto Benedetto Della Vedova, deputato della componente “+Europa” (Misto della Camera). “Se la linea del prossimo governo sarà filo-russa la nostra opposizione non sarà costruttiva, ma durissima dentro e fuori dal parlamento” ha rimarcato il leader del Terzo Polo, Carlo Calenda.

“Diritti e reddito di cittadinanza non si toccano” gli ha fatto eco Giuseppe Conte (5Stelle), ribadendo che comunque “un'opposizione unitaria non è nell'ordine delle cose” e che, “non è in questo orizzonte che possiamo sperimentarla”. “Il Centrodestra non regoli i conti con la politica estera” ha concluso invece la rappresentanza del partito del Nazareno. La seconda giornata di consultazioni, quella in programma questa mattina, si apre alle 10.30 quando il presidente della Repubblica incontra tutta la delegazione di Centrodestra.